Novità Codice della Strada, regole ancora più severe: l’ufficialità fa godere Salvini

Le strade italiane stanno diventando più sicure grazie alle nuove regole: i dati mostrano un calo significativo degli incidenti, per la soddisfazione del ministro

Il nuovo Codice della Strada è partito in mezzo a un tornado di polemiche. Gli automobilisti protestavano, i social network e i commenti ai giornali trasmettevano dibattiti infuocati, che sembravano esplodere di rabbia. Diciamo la verità: molti di noi hanno pensato che il rigore delle regole fosse una semplice e inutile facciata, per l’autopromozione di un ministro che aveva deciso di indossare i panni dello sceriffo.

Gode Salvini
Il ministro Matteo Salvini (ansa) nextmoto.it

Le nuove regole sembravano troppo dure, quasi impossibili da rispettare. Qualcuno gridava alla dittatura del codice stradale e in molti prevedevano il fallimento totale. Invece è successo quello che pochi avevano previsto. Gli incidenti sono diminuiti, la gente guida con più prudenza, i controlli funzionano davvero. Le strade italiane stanno cambiando faccia, un po’ come quando ripavimenti una strada dissestata.

I numeri raccontano la verità e Salvini gioisce

Gli ultimi dati sono chiari. Gli incidenti sono calati del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il numero che colpisce di più riguarda le morti in strada: -22%. Gli scontri con feriti si sono ridotti del 9,8%, arrivando a 3.893 casi. In totale, le persone ferite sono state 5.718, con una diminuzione dell’11,6%.

Gode Salvini
Gli incidenti sono diminuiti sensibilmente – nextmoto.it

I vigili hanno piazzato posti di blocco ovunque, controllano a tutte le ore, non fanno sconti. Il risultato salta agli occhi: 245.000 violazioni scoperte. Le patenti ritirate superano quota 11.000, mentre i punti decurtati sono più di 370.000. La gente corre ancora troppo, questo è vero. Alcuni guidano ancora dopo aver bevuto. Il nuovo codice però non perdona: le multe sono salate e i controlli sempre più frequenti.

Salvini non nasconde la soddisfazione. Il ministro guarda i numeri e sorride, anche se resta cauto nelle dichiarazioni. Sa che la strada è ancora lunga. Ogni vita salvata conta, ripete spesso. I margini per migliorare ci sono ancora.

Le abitudini degli italiani stanno cambiando. Prima di schiacciare l’acceleratore ci pensano due volte. I controlli frequenti tengono tutti all’erta. Le multe pesanti convincono anche i più testardi. Le nostre strade iniziano finalmente a somigliare a quelle tedesche o svedesi, dove la sicurezza non è uno slogan.

Resta molto da fare e il lavoro non è finito. La sicurezza stradale richiede impegno costante. Il nuovo codice funziona come un limitatore di velocità: all’inizio dà fastidio, poi ci si abitua e si capisce che serve. Le proteste si sono trasformate in accettazione silenziosa. La gente ha capito che a volte la severità serve. E in certi casi salva pure la vita.

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