Max Biaggi è tornato a parlare affrontando un tema particolarmente importante nella MotoGP attuale
Il Gran Premio di Le Mans è andato ormai in archivio ma considerando il lungo stop prima del ritorno in pista al Mugello (11 giugno), c’è ancora ampio spazio per l’analisi. La vittoria di Marco Bezzecchi, l’ennesima caduta di Pecco Bagnaia e le difficoltà di Marc Marquez di chiudere una gara senza errori, sono tutti temi caldi.
In questo momento, dopo cinque appuntamenti, il campione del mondo in carica guida la classifica davanti proprio al Bez con un solo punto di vantaggio. Lo strapotere Ducati non è mai stato messo in discussione e se possibile sembra ancora più netto dello scorso anno.
Di certo bisognerà limitare al minimo gli errori perché la concorrenza alle spalle di Bagnaia sta diventando serrata. Soprattutto la KTM si stao ben comportando anche su piste sulle quali in passato non avevano ottenuto buoni risultati. E questo grazie al buon rendimento di piloti come Binder e Miller.
Max Biaggi lo dice chiaramente: per lui non sono sicure
Un’altra costante in questa stagione della MotoGP sono state le cadute, “agevolate” anche dalle Gare Sprint che spingono tutti i piloti al massimo sulla distanza ridotta. Anche a Le Mans, le cadute non sono mancate. Ha colpito in particolare quella tra Bagnaia e Vinales con i due che sono quasi venuti alla mani dopo essere scivolati sulla ghiaia.
Di questo e altri aspetti, ha parlato in un’intervista a Sky Sport, Max Biaggi. L’ex pilota ha espresso un giudizio preciso sull’accaduto, puntando la sua attenzione non solo sulle responsabilità specifiche ma anche su un tema importante come quello della sicurezza.
“L’incidente tra Bagnaia e Vinales ha tolto quella parte frizzante di gara che sarebbe potuta essere nel finale – spiega Biaggi -. Perché alla fine credo che dietro a Bezzecchi avrebbero potuto dare fastidio, con qualche duello serrato. Per quanto riguarda le possibili colpe, in quelle situazioni non è mai facili giudicare. Al massimo posso dire che Pecco avrebbe dovuto fare un pizzico in più di attenzione perché Vinales era all’interno. Lì basta però davvero poco per finire a terra”.
Il quattro volte campione del mondo della 250cc poi aggiunge: “Quello che volevo dire dal punto di vista della sicurezza è che secondo me, come è accaduto anche in questa circostanza, le alette hanno creato un problema. Bagnaia e Vinales si sono ‘incagliati’ e l’Aprilia è poi sobbalzata, senza dare possibilità di recupero a Maverick”.
“Io continuo a domandarmi se queste alette siano poi così sicure e quanto servano“. Un bell’interrogativo che da un po’ di tempo va avanti nel mondo della MotoGP. Ormai sembra di vedere un’aerodinamica di chiara ispirazione Formula 1. Forse troppo.