Non crederete ai vostri occhi quando leggerete i dati che fanno parte della Moto2: la MotoGP rischia di perdere strada.
Da anni esistono le tre categorie del Motomondiale che cercano di assottigliare la differenza tra serie minori ed ovviamente, MotoGP. Sicuramente, quello è il mondo dove tutti i piloti sognano di arrivare, ma ciò che non tutti sanno è che in realtà, i centauri di oggi ci arrivano in qualche modo più preparati. Il perché? Semplice, la Moto2 si sta avvicinando sempre di più.
Il cambio non è stato solo riportato per il nominativo e per dare soltanto più fascino ad una categoria che ancora non fosse la MotoGP, ma la Moto2 ha letteralmente sostituito la Classe 250, visto che la cilindrata è cambiata e non di poco, sulle due ruote che usano i piloti. Altro che 250, qui la cilindrata è di 765 ed i risultati infatti, si sono visti. C’è anche un record che interessa un italiano.
Trema la MotoGP, il dato è sbalorditivo
Nicolò Bulega, si è fatto infatti notare con la sua Kalex nel campionato 2019, facendo balzare dalla sedia parecchi spettatori. Si correva proprio in Italia, al Mugello, pista diventata storica e già solo per questo, un luogo quasi di culto per i centauri italiani. E lì, Bulega fu capace di portare la sua moto tedesca, pensate, a 300,6 km/h, numeri incredibili per una classe diversa da quella regina.
L’emiliano, è stato il primo della storia dei motori a portare un veicolo della Moto2, oltre i 300 km/h andando a mettere una tacca decisiva vicino alla categoria maggiore e dimostrando che gli sviluppi della sua, stavano funzionando. Ora che di anni ne sono passati quasi quattro, i molti appassionati ne sono più consapevoli e lo sono anche sponsor e piloti stessi. Un interesse sempre più forte, quello per la categoria che arriva appena dopo la MotoGP.
Sempre al Mugello, il massimo toccato da una motocicletta della classe regina, con Jorge Martin che fu capace di toccare i 361 km/h. Certo, da quel numero incredibile si è ancora molto lontani, ma la seconda categoria è diventata davvero più interessante col tempo. Da non dimenticare, anche un ingresso storico come quello di un motore Triumph in Moto2. Avvenne grazie alla Honda, portando i classici motori da3 cilindri e da 765 di cilindrata, a 4 cilindri e con una cilindrata dai 600. Ed i passi in avanti, non sono certo finiti.