Non solo Honda SH, questo scooter è un vero affare ora: guai a snobbarlo

Chi cerca un’alternativa potrebbe fare un ottimo affare puntando su un concorrente di grande qualità, un mezzo che sa tenere testa al blasonato rivale Honda.

Nel panorama degli scooter cittadini, l’Honda SH 125 viene spesso considerato l’unica scelta possibile. Un po’ come quando al ristorante ordiniamo sempre lo stesso piatto, per paura di rimanere delusi. Ma sarebbe un errore non considerare lo Yamaha Xenter 125, che negli anni si è rivelato un concorrente davvero valido.

Alternativa Honda SH
Honda SH 125 (Honda) nextmoto.it

Certo, l’SH ha dalla sua una reputazione impeccabile e quell’ABS che fa dormire sonni tranquilli. Ma lo Xenter nasconde più di un asso nella manica. Mettiamola così: se l’SH è il primo della classe, lo Xenter è quello che alla fine dell’anno porta a casa voti anche migliori.

La sostanza oltre l’apparenza

In città si muove con una naturalezza sorprendente. La pedana più ampia permette di viaggiare comodi anche con le buste della spesa tra i piedi, mentre lo scudo protettivo più generoso ripara meglio dal vento e dalla pioggia.

Alternativa Honda SH
Yamaha Xenter 125 (Press Media) nextmoto.it

Il motore dello Yamaha ha un carattere brillante, quasi sfacciato. Ai semafori scatta via con più grinta, raggiungendo i 100 orari contro i 97 dell’Honda. E non è tutto: copre il chilometro con partenza da fermo in 44,6 secondi, mentre l’SH ci mette un secondo e mezzo in più. Niente male per un outsider.

Sul fronte consumi, la partita si gioca sul filo di lana. In città l’SH fa segnare 40,2 chilometri con un litro, lo Xenter si ferma a 39,6. Ma quando si spinge al massimo, lo Yamaha si prende la rivincita: 26,5 chilometri con un litro contro i 24,1 del rivale. E con mezzo litro in più nel serbatoio, l’autonomia sale fino a 245 chilometri in extraurbano.

Le sospensioni raccontano due storie diverse. L’Honda punta sul comfort estremo, con un doppio ammortizzatore posteriore che sembra fatto apposta per addolcire anche il pavé più cattivo. Lo Yamaha preferisce un assetto più rigido, che trasmette più feeling nelle curve veloci. Il freno a tamburo posteriore dello Xenter è forse l’unico vero neo, soprattutto se paragonato al disco dell’SH.

Ma è nell’uso quotidiano che emergono le differenze più interessanti. L’SH vanta quel sistema Start&Stop che fa risparmiare qualche goccia di benzina ai semafori, anche se all’inizio può sembrare strano sentire il motore che si spegne da solo. Lo Xenter risponde con una maggiore agilità negli spazi stretti, nonostante qualche chilo in più sulla bilancia.

Il sottosella dell’Honda è più capiente, perfetto per infilarci il casco e qualche busta. Lo Yamaha si rifà con quella pedana extra-large che fa la differenza quando si viaggia carichi. Entrambi hanno un piccolo vano nel manubrio, utile giusto per il telefonino e le chiavi di casa.

Insomma, mentre tutti corrono a cercare un SH usato, lo Xenter potrebbe rivelarsi l’affare giusto. Un po’ come quei ristoranti fuori mano che servono piatti eccellenti a prezzi onesti. Basta solo avere il coraggio di provare qualcosa di diverso.

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