Oltre alle Honda e alle BMW, anche queste moto stanno faticando sul mercato. Un flop inatteso e preoccupante.
Nessuno si sarebbe mai potuto aspettare questi numeri sul mercato ma, ora, sono ufficiali. Non solo BMW e Honda stanno faticando in termini di vendite, ma anche tante altre motociclette. Sicuramente, i più grandi marchi esistenti al momento nel settore faranno qualche mossa commerciale per poter sopperire a ciò che sta succedendo ma, per il momento, si possono solo leccare le ferite.
I dati riguardanti il numero di moto vendute in Italia stanno allarmando, e non poco, le dirigenze della BMW e della Honda. Solitamente, sul mercato sono solite padroneggiare come non mai ma, questa volta, sono state battute dalla concorrenza a mani basse. Il loro flop, però, non è isolato, visto che sono diversi i marchi che stanno faticando su determinate categorie di motociclette.
La maggior parte degli italiani sembra sapere bene quale tipo di modello acquistare e proprio per questo motivo ne vengono accantonati altri. Sono le sorelle minori, quelle depotenziate, le quali non sembrano avere affatto mercato nel nostro Paese. Eppure, ci sono delle eccezioni che vanno obbligatoriamente segnalate.
Anche Ducati, Aprilia e Benelli, oltre alle già citate Honda e BMW, sono chiamate ad affrontare il flop che il mercato delle depotenziate le ha posto dinanzi. La strada è ardua e in salita, anche perché fronteggiare alle sole 10 unità vendute per la Multistrada V2, alle 9 della Tuareg e alle 6 della Leoncino 800 sembra quasi impossibile. Leggermente meglio sono andate le immatricolazioni per la Ducati Scrambler 800, 55, per la Honda Transalp, 49, e per le varie depotenziate della BMW.
Insomma, l’analisi sui dati di mercato riguardanti i modelli guidabili con la patente A2 sono allarmanti. Sono addirittura meno del 5% le depotenziate acquistate rispetto alle moto con potenza piena. Ci sono da segnalare, però, alcune eccezioni, le quali fanno ancora credere a varie case costruttrici che una piccola fetta di mercato ci può stare anche per loro in un futuro sempre più prossimo.
Infatti, coloro che posseggono la patente A2 sembrano affidarsi per lo più alle Yamaha MT-07 e alle KTM 790 Duke. Per la depotenziata giapponese, infatti, sono arrivati dei numeri quasi simili a quelli che hanno quasi raggiunto sul mercato gli esemplari a potenza piena, 842 immatricolazioni contro le 1203 delle sorelle maggiori. Per la 790 austriaca, invece, sono state 323 le unità vendute depotenziate e 366 standard. Meglio anche le Yamaha R7, con 135 immatricolazioni, e le Kawasaki 650, con 183 unità vendute.
Non è facile comprendere certe dinamiche di mercato e la spiegazione del perché quello delle depotenziate sia così ostico è difficile da trovare. Sicuramente, però, le depotenziate rappresentano una scelta di lungo periodo. Chiunque acquisisca la patente A2, quindi, sembrerebbe attendere i 21 anni per avere la patente A e portare a potenza piena il modello acquistato.