Incredibile ma vera questa invenzione nel mondo dei ciclomotori: è stata ideata una moto senza ruote e con una tecnica da strapazzo.
Il mondo dei motori non è costituito solo da veicoli standard e classici. In giro per il mondo è possibile trovare anche prodigi della tecnica, innovazioni tecnologiche, esperimenti assurdi che vanno tutti verso la stessa direzione: donare una nuova dimensione a ricerca ed innovazione per migliorare la vita degli esseri umani.
A volte però si esagera anche; come nel caso di James Bruton, un inventore di origine britannica che da molti anni si è messo in testa di realizzare e sperimentare veicoli auto-bilancianti, ovvero dei mezzi a motore capaci di stare in equilibrio da soli. In passato ha già mostrato al mondo prototipi di auto e moto molto particolari, ma sempre dotati di ruote classiche.
L’ultima invenzione di Bruton è però ancora più folle. L’uomo ha deciso di creare un ciclomotore senza ruote che però riesce a muoversi e restare in equilibrio in maniera autonoma e quasi naturale. Come? Ha piazzato al posto dei due pneumatici delle grandi sfere che ruotano e danno movimento allo stravagante veicolo.
Bruton ha voluto cambiare totalmente il design e lo sviluppo di questa sua ultima trovata. Solitamente, per dare equilibrio auto-bilanciato ai veicoli installa dei cilindri montati ad angolo lungo le ruote. In questo caso ha cancellato il tutto, puntando su le già citate ruote sferiche.
Questa folle moto, vanta un motore piazzato nella parte superiore e anteriore delle due sfere. Mentre altri 4 motori sono stati inseriti per ottenere il tanto agognato bilanciamento aerodinamico. Quando i sensori di equilibrio rilevano che il mezzo si sta inclinando eccessivamente, si azionano automaticamente i quattro motori e fanno ruotare la sfera nella direzione opposta, creando un nuovo equilibrio dinamico perfetto.
Facendo gioco sull’aerodinamica sarà possibile anche spostare la moto lateralmente, verso destra o sinistra. Ma come è costruito questo veicolo futuristico? Molti componenti non sono reperibili in commercio, soprattutto quelli legati alla parte elettronica. Alcuni strumenti li ha costruiti Bruton nel suo laboratorio, utilizzando le stampanti 3D.
Difficile pensare ad un mezzo del genere messo in commercio, visto che appare più un ‘animale da circo’ piuttosto che un veicolo vero e proprio. Ma non è escluso che possa essere il punto di partenza, soprattutto nell’ambito della aerodinamica, per altre invenzioni.