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Niente da invidiare ad un’automobile: ecco la motocicletta Honda che ha cambiato le cose

Ricordate gli anni della moda del turbo sulle automobili? Specialmente sulle piccole come la famosa Uno Turbo che in Italia ha letteralmente spopolato segnando la vita di tantissimi guidatori alle prime armi… anche la motocicletta ha avuto il suo momento di gloria grazie a Honda, come al solito.

Il marchio giapponese Honda è un pioniere nel settore delle due ruote. Se sul mercato automobilistico la casa rimane un ostico avversario per qualunque rivale e soprattutto un’ottima scelta per l’acquisto di un’auto da città, su quello delle due ruote detiene un record importantissimo e soprattutto ha anticipato qualsiasi tendenza voi possiate immaginare inclusa questa.

Riconoscete il modello? (NextMoto)

Più potenza c’è, meglio è

Generalmente parlando la dicitura “turbo” sul motore di un’automobile viene associata ad una semplice idea: quel motore è molto potente! L’equazione per un automobilista non troppo versato in meccanica ed ingegneria è facile: turbo uguale motore con più cavalli. A dirla tutta, non è che le cose funzionino proprio così anche se di norma si, un motore turbo spinge più di uno tradizionale.

Senza annoiarvi troppo con dettagli molto complessi che renderebbero questo articolo lunghissimo, basti sapere che il turbocompressore spesso abbreviato in turbo è un sistema che entra in azione sovralimentando il motore a combustione classico che dal 2035 non vedremo più su un’auto di serie e forse nemmeno sulle moto sfruttando i l’energia dei gas di scarico per dare una spinta extra al motore e di conseguenza al mezzo su cui è montato.

Indovinate un po’? Honda si è inventata uno dei primi (NextMoto)

L’idea è ottima

Ora, se nel mondo delle automobili è molto difficile capire chi per primo ha iniziato ad usare con successo questa tecnologia che a differenza di invenzioni come il motore Wankel con cilindro rotante hanno avuto troppi problemi per difendersi largamente, in quello delle due ruote quasi tutti concordano sul fatto che una motocicletta in particolare abbia segnato l’avvento di questo sistema.

Parliamo della leggendaria Honda CX, un modello con motore turbo che ha avuto un successo strepitoso come molti altri prodotti della casa che detiene il record per il mezzo a motore più venduto del mondo, mettendo in seria difficoltà case come Ducati, Triumph e Harley Davidson che si sono trovate a fronteggiare una rivale mica da niente.

Correre forte

Ritorniamo indietro nel tempo fino al 1977 quando la casa giapponese più nota nel mondo delle due ruote presenta la Honda CX500, nuova motocicletta da touring sportiva che sarà da un lato un sogno ad occhi aperti per gli appassionati…e dall’altro l’incubo dei Vigili Urbani che dovranno fare molte più multe per eccesso di velocità ai centauri!

La casa bisserà il successo con la CX650 pochi anni dopo (NextMoto)

Quando Honda presenta la versione Turbo della motocicletta, ha un’idea intelligente: aumentare la potenza ma non tanto per raggiungere velocità assurde – la moto non superava i 185 chilometri orari – bensì per migliorare l’accelerazione e le prestazioni generiche del motore. Dotato di una ripresa impressionante, il bicilindrico da 80 cavalli è in grado di dare al pilota la stessa sensazione di un fantino in groppa ad un Mustang infuriato.

Dopo tutto, sono proprio le emozioni il principale obiettivo di chi prende una motocicletta sportiva, giusto? Venduta in serie limitata nel nostro paese, ad oggi la CX500 Turbo è una moto molto ricercata con prezzi che arrivano fino a 5.000 Euro ma la casa non si fermò certo lì: nel 1981 arrivò la successiva Honda CX650 Turbo, ancora più estrema e desiderabile. Stranamente però, le quotazioni per lei sono molto più basse.