Erano le quattro cilindri dei sogni: belle, filanti, sportivissime e oggi costano quanto un cellulare di fascia media. Un investimento da considerare.
Ce l’hanno insegnato i tycoon americani: quando tutti guardano altrove, quella è l’occasione di investire e di farsi un bel gruzzolo. Se poi l’investimento è su una due ruote di quelle che fanno sognare, all’utile si unisce anche tanto divertimento.
Oggi, la Honda CB400F Super Sport è diventata una vera occasione per chi cerca una moto storica. Nel 1974 costava oltre un milione di lire. Oggi si troviaa 3-4mila euro. Pochi soldi per una moto che ha fatto la storia Honda, chiudendo il ciclo delle quattro cilindri iniziato con la 750 del ’69.
Vita breve ma intensa
La Honda CB400F Super Sport era una moto importante: sostituiva la 350 e si affiancava alla 750. Il motore era lo stesso della sorella minore, solo con l’alesaggio aumentato da 47 a 51mm per arrivare a 408cc. Lo stile invece era parecchio diverso: forme più spigolose e uno scarico 4-in-1 che la rendeva unica. Honda lo chiamava “Continental Style”, ed era un’idea che cercava di incontrare il gusto europeo.

La Super Sport è rimasta in produzione solo tre anni, dal 1975 al 1977. Honda ne ha fatte tre versioni quasi identiche. In tutto 105mila esemplari. Tante moto in poco tempo, per questo oggi ce ne sono ancora molte in buone condizioni.
Scattante, versatile e con consumi ridotti, questa sportiva “compatta” aveva tutto per piacere. L’impostazione era aggressiva, con pedane arretrate, ma senza esagerare. Restava comoda anche per qualche gita in due. Le sospensioni non erano il suo pezzo forte: ammortizzatori posteriori morbidi e forcella che cedeva nelle frenate. Nessun problema per affidabilità e qualità costruttiva, tipiche delle giapponesi.
Il quattro cilindri da 408cc tirava fuori 37 cavalli a 8.500 giri e permetteva alla moto di raggiungere ben a 168 km/h, niente male per l’epoca. Aveva sia l’avviamento elettrico che quello a pedale. Il cambio a 6 marce era una chicca: una vera rarità in quegli anni.
Il telaio era in tubi d’acciaio. Davanti montava una forcella da 33mm, dietro due ammortizzatori regolabili. Frenava con un disco da 260mm davanti e un tamburo da 160mm dietro, il che la rende oggi irresistibilmente vintage. Le ruote a raggi montavano pneumatici 3.00-18 davanti e 3.50-18 dietro.
Molto completa la strumentazione con tachimetro, contachilometri, contagiri e quattro spie. I colori cambiavano ogni anno: rosso e blu nel ’75, rosso e giallo nel ’76, rosso Candy e giallo nel ’77.
Semplice nella meccanica, economica nella manutenzione, prestazioni ancora attuali e un prezzo da paura: la Honda CB400F Super Sport non è forse una moto per tutti. Ma per il motociclista appassionato, che ama la storia e magari vuole guadagnare un po’ tra qualche anno, è una scelta davvero da considerare.