MV Agusta, questo modello è stato l’ultimo: da qui la decisione di smettere

L’MV Agusta è famosa per essere un’azienda fortemente dedita al motociclismo. Nel caso specifico che andremo a vedere, rimarrete stupiti.

Quando parliamo di MV Agusta, ci riferiamo a veicoli a dir poco sensazionali motociclisticamente parlando. Certo, di recente il marchio italiano si è messo in mostra con veicoli un po’ diversi dal solito, monopattini elettrici su tutti, ma ad ogni modo lo ‘schema progettuale’ solitamente riguarda le moto. Che, per giunta, sono spesso esteticamente fantastiche e caratterizzate da prestazioni sublimi.

MV Agusta, questo mezzo non lo ha mai visto nessuno 14 dicembre 2022 nextmoto.it
MV Agusta, questo mezzo non lo ha mai visto nessuno nextmoto.it

Del resto, MV Agusta ha un passato a dir poco glorioso; soprattutto sotto l’aspetto puramente velocistico. Tuttavia, oggi andremo alla scoperta di un modello unico nel suo genere. Diciamo che il brand in questione ci ha abituato poche volte a realizzazioni di questo tipo. Scopriamo di più a riguardo.

Quando iniziò tutto

Prima di soffermarci sul mezzo in questione, è interessante pure approfondire la nascita del glorioso logo MV Agusta. Un design mai cambiato, e nonostante questo sembra ancora oggi moderno. E’ stato solo affinato e se vogliamo rafforzato nel corso degli anni. Il logo detiene una forma di una sorta di ingranaggio dorato; sopra di esso, si trova una corona stilizzata, con delle ali triangolari di colore azzurro – chiaro.

All’interno dell’ingranaggio si cela un cerchio blu e un po’ più sopra un monogramma stilizzato bianco ‘MV’. Le linee sono dritte e allungate. La corona sopra il badge, presenta una forma quadrata e una linea inferiore arcuata.

Aggiungono infine sicurezza e forza all’immagine complessiva. Ci sentiamo di dire che sia effettivamente così, anche perché quanto fatto nel motociclismo da MV Agusta testimonia eccome tali caratteristiche. Tranne in questo specifico caso che andremo a vedere.

Ma è davvero una MV Agusta?

MV Agusta, un marchio spesso e volentieri dedito al motociclismo. In questo caso, invece, vedremo un modello che c’entra relativamente con il brand. Parliamo dell’MV Agusta 1100 D2, un autocarro – avete capito bene – che somiglia ad un Apecar a quattro ruote. Uno dei pochi modelli diversi dalle due ruote costruiti dal marchio, insieme alla Vetturetta 350, il 175 Motocarro e poco altro.

Tornando al 1100 D2, nacque nel 1956 e venne offerto anche in una variante pick-up. Non andò malissimo per quanto riguarda le vendite, tanto che a inizio anni ’60 ne fu prodotta una seconda generazione. Ne vennero realizzati duemila esemplari, e servivano a intervenire sul mercato contro lo strapotere Fiat dell’epoca.

Un'MV Agusta versione camion? Esiste davvero (Web source) 14 dicembre 2022 nextmoto.it
Un’MV Agusta versione camion? Esiste davvero (Web source) nextmoto.it

E così, MV Agusta realizzò il 1100 D2; aveva un motore bicilindrico diesel da 1079 cm cubi, abbinato ad un cambio a quattro marce e capace di sprigionare fino a 27 Cv di potenza massima, Poteva inoltre trasportare fino ad una tonnellata di merce varia. La seconda generazione si spinse fino a 200 chilogrammi in più per quanto permane i trasporti.

In ogni caso, questa avventura ebbe vita breve. A partire dagli anni sessanta, infatti, MV Agusta preferì occuparsi di moto e mezzi affini. Una scelta che effettivamente pagò il brand italiano, come la storia ci ha ampiamente rivelato.

Gestione cookie