Le voci su una possibile acquisizione di MV Augusta sono state smentite. Coinvolto un altro brand molto importante
Immaginate di riuscire ad acquisire un marchio rivale con un acquisto annunciato a tutti i media mondiali in modo trionfale: sembrava proprio che il grande passo fosse vicino e, invece, con tutta probabilità non se ne farà nulla, almeno nell’immediato.
Stiamo parlando di MV Augusta, storica azienda italiana fondata nel varesino, la quale pareva essere entrata nelle mire della KTM, brand austriaco nel segmento delle moto da cross e grande protagonista anche nel Mondiale di MotoGP con Miller e Binder. Pensate che colpaccio sarebbe stato per Stefan Pierer, attuale proprietario di Ktm, comprare una rivale di lunga data.
Come ricorda anche Adventure Driver già nel 2022 per una difficoltà economica la casa italiana era stata portata ad accettare una cospicua iniezione di capitale nell’ordine di milioni di Euro in cambio di un quarto delle azioni, passati a Pierer che secondo la stampa avrebbe parlato di un forte “desiderio” di acquisire totalmente il brand italiano nei prossimi anni, forse prima della fine di questo.
Adesso però è il proprietario del marchio italiano a mordere il freno e a porre un alt alle voci sempre più insistenti che davano per certa l’acquisizione della casa austriaca di quella italiana nel futuro più immediato. A quanto pare, il CEO di origine anglo russa del brand MV Augusta di nome Timur Sardarov che aveva già parlato in passato del suo progetto a lungo termine per il brand smentisce tutto ciò che è stato detto in questi giorni.
Stando alle parole dell’uomo, forse KTM ha corso troppo: “Non ho nessuna fretta di vendere MV Augusta né di farlo nel breve periodo”. Timur ha calcato molto sul discorso temporale, fornendo anche informazioni aggiuntive: “Nei prossimi tre-quattro anni rimarrò a capo del marchio e non ci saranno acquisizioni”. Una presa di posizione determinante che però non ci stupisce più di tanto.
L’uomo d’affari europeo già qualche mese fa si era messo di traverso sul discorso dello spostamento delle fabbriche dopo l’acquisizione di una parte delle azioni da parte della casa austriaca affermando decisamente che: “La MV Augusta deve rimanere italiana ed in Italia e anzi, apriremo altre strutture a Varese molto presto“. Quando un dirigente è così legato alla sua casa produttrice non c’è molto che i rivali possano fare per convincerlo a vendere.