Pochi centimetri di errore, sempre che lo sia, e una multa assurda. La vicenda fa discutere, e arrabbiare tutti.
Capita di prendere multe strane, e la disattenzione non è mai una scusa. Ma forse occorrerebbe rivedere profondamente le ragioni che portano a comminare sanzioni per trasgressioni veniali, che oltretutto da pochi sono percepite come tali, come 10 centimetri di finestrino aperto. Un comportamente che pochi associano alla trasgressione.
Il nuovo Codice della Strada è vigore dallo scorso 14 dicembre e ha introdotto tante novità che hanno fatto discutere. L’attenzione dei media si è concentrata soprattutto sull’inasprimento delle sanzioni per chi guida usando lo smartphone o in stato di ebbrezza: tutte cose giuste e sacrosante, che hanno già portato al ritiro di oltre 16.000 patenti in pochi mesi. E fin qui difficile non essere d’accordo.
Multa per pochi centimetri, la mazzata senza senso
Eppure ci sono norme meno conosciute, ci azzardiamo a sostenere ingiuste, che possono riservare brutte sorprese e multe salate per un nonnulla. Lo ha scoperto a proprie spese un automobilista della provincia di Vicenza che è stato multato per aver lasciato l’auto in sosta con il finestrino abbassato.

Una vicenda che sembra assurda, anzi lo è, ma purtroppo è vera. L’articolo 158 comma 4 del Codice della Strada impone infatti di adottare tutte le cautele necessarie per impedire furti o danneggiamenti al proprio veicolo. Molto bene, ma quando i interpretano troppo alla lettera le dispozioni può accadere che anche un finestrino socchiuso diventi una violazione della norma.
Non si tratta di un caso isolato e nemmeno di un momenti di impazzimento perché la norma prevede anche questo caso e i vigili l’hanno semplicemente applicata sanzionando l’auto con il finestrino abbassato, anche solo di pochi centimetri, considerata a rischio non solo per il proprietario, ma anche per la sicurezza pubblica.
La sanzione prevista dal codice oscilla tra i 42 e i 173 euro: una cifra non indifferente per una distrazione che potrebbe capitare a chiunque, soprattutto nelle giornate calde quando si abbassa il finestrino per far circolare un po’ d’aria nell’abitacolo ed evitare di rientrare in un forno dalla temperatura allucinante.
Questa norma si applica anche se l’apertura è minima e se dieci centimetri possono sembrare insignificanti non lo sono agli occhi di un vigile e bastano per beccarsi una multa; poco importa se l’auto è parcheggiata in una zona tranquilla o se il proprietario si è allontanato solo per pochi minuti.
La vicenda è assurda e ha scatenato reazioni contrastanti: mentre alcuni difendono la norma come necessaria per garantire la sicurezza, altri la considerano eccessiva e punitiva. Certo è che questa regola esiste e viene applicata, quindi proteste a parte è sicuramente meglio fare attenzione. Qualche grado in più e una ripartenza affannosa sono sgradevoli, ma meno di un verbale da 46 euro.