Si parla sempre più di elettrico e di ciò che accadrà dal 2035, ma ora per i motori termici c’è speranza. Ecco cosa può cambiare.
L’Unione Europea ha deciso, ormai da alcuni anni, di attuare delle politiche molto dure nei confronti dei motori termici, con il target di dare un netto taglio alle emissioni. Infatti, è stato deciso che dal 2035 verranno banditi i motori termici, che non potranno più essere prodotti o venduti, mentre quelli venduti sino al 31 di dicembre del 2034 potranno continuare a circolare sino alla fine del loro ciclo vita.
Si tratta di una misura estrema, che ha fatto discutere e non poco nel corso di questi anni, dal momento che le vendite di auto e moto elettriche sono ancora troppo basse, e non giustificano un cambiamento così radicale, che rischia di far collassare il settore. Ricordiamo che il ban riguarderà anche i modelli ibridi, inclusi i plug-in, oltre che le vetture alimentate a GPL.
In sostanza, l’Europa ha deciso di dare un taglio a dir poco enorme con il passato, ma che non sta dando i risultati sperati. Le elezioni europee che si sono appena svolte potrebbero però sconvolgere ogni tipo di scenario, e nel futuro, i termici possono continuare a giocare un ruolod a protagonisti.
Motori, può esserci un clamoroso dietrofront
La testata “Politico.eu“, la scorsa settimana, ha avuto modo di incercettare Manfred Weber, vale a dire il leader del Partito Popolare Europeo, ovvero la coalizione che ha conquistato il maggior numero di seggi nel Parlamento Europeo. Weber è stato molto diretto, affermando che decretare il ban ai motori termici nel 2035 è stato un errore, ed è probabile che le cose possano cambiare già dai prossimi mesi.
Secondo lui, questa politica verrà presto ridiscussa, ed è possibile che per i termici ci sia ancora speranza, e che il ban venga almeno spostato più avanti in futuro. Anche Pieter Liese, vale a dire colui che si occupa della legislazione relativa a clima ed ambiente del partito è d’accordo con Weber, il che significa che le cose presto potranno cambiare.
I motori termici, tanto per le auto quanto per le moto, potrebbero così continuare a vivere, anche se è ancora presto per dare dei giudizi definitivi. Di certo, il dominio della destra alle elezioni europee è una buona notizia per i puristi dell’automotive e delle due ruote, dal momento che sono contrari ad una totale elettrificazione. Vedremo come si evolverà il tutto.