La seconda edizione della
20000 Pieghe,
gara di regolarità valida come tappa del
campionato italiano Gran Fondo organizzato dalla
Federmoto, si è da poco conclusa dopo aver preso il via il 17 giugno da
San Marino. La gara stradale, che si è tenuta sulle strade dell’
Appennino toscano, emiliano e ligure, prevedeva il transito su oltre 40 passi appenninici e numerose
difficoltà acuite quest’anno dal
maltempo che ha flagellato quasi l’intero
percorso.
La formula della 20000 Pieghe è, come detto, quella delle gare di regolarità: ogni concorrente deve essere in grado di cavarsela nella
navigazione e dimostrare
resistenza,
costanza nella guida e
spirito di osservazione; ad ogni punto di controllo ci sono
abbuoni per i piloti regolari e
penalità per i ritardatari, con ulteriori
bonus per coloro che sanno rispondere esattamente ad alcune domande relative al percorso effettuato. Tra le moto più gettonate per affrontare la 20000 Pieghe, a farla da padrone sono state le
moto da enduro, anche se i partecipanti avevano tipi di moto anche molto diversi, dalle
naked alle
sportive. Quest’anno è stato anche pensato un
percorso semplificato per le
moto d’epoca (numerose come sempre in questi
eventi), tra le quali spiccavano due bellissime
Honda Bol Dor e una
BMW degli anni ’70. L’
assistenza lungo il percorso è stata garantita da quattro furgoni e tre auto che seguivano costantemente la carovana, mentre quattro medici rianimatori e sei controllori della gara erano nel gruppo stesso dei motociclisti per garantire
cure tempestive e
regolarità della gara.
Dopo il Motogiro d’Italia, un’altra
manifestazione, meno tradizionale, ma non certo meno affascinante, per gli appassionati delle
due ruote, che di certo in questo periodo non possono lamentarsi per la mancanza di eventi e punti di ritrovo.