Nella classe 125, Bradley Smith ha staccato il miglior tempo precedendo la folta pattuglia spagnola guidata da Pol Espargaró, secondo, e dal vincitore del Mugello Marc Marquez, che è riuscito a superare sia Vazquez che Terol. Da segnalare le temperature pari a circa 22°c e inferiori di 4-5°C rispetto a quelle registrate ieri: ciò ha complicato non poco la sessione e propiziato le cadute di Danny Kent, Marc Van Der Mark e Zulfhami Khairuddin, quest’ultimo alla seconda caduta del week end inglese.
In Moto2 i pilot del team Forward Racing hanno dato una vera e propria dimostrazione di forza: Claudio Corti si è pizzato primo ed è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dei 2’:10, il suo compagno Jules Cluzel è invece secondo staccato di circa sette decimi. Scott Redding e Yonny Hernandez sono terzo e quarto e precedono i più quotati Alex Debon e Julian Simon. Durante la sessione Andrea Iannone, vincitore al Mugello, è caduto per ben due volte senza riportare conseguenze; cadute anche per Raffaele de Rosa e Shoya Tomizawa, mentre il leader del mondiale Elias si piazza solo in tredicesima posizione.
In MotoGP, Daniel Pedrosa si conferma il pilota più in forma del momento e strappa la prima posizione precedendo Randy de Puniet e la sua Honda LCR. Il leader del mondiale Jorge Lorenzo è solo terzo e appare un po’ in difficoltà sul tracciato inglese, soprattutto nei settori tre e quattro della pista. Dietro al maiorchino si piazzano rispettivamente Casey Stoner, Andrea Dovizioso (autore di un’ottima prova dopo una caduta senza conseguenze che lo obbliga però a scendere in pista con la seconda moto), Nicky Hayden e Marco Melandri. Male i debuttanti: Barbera, Simoncelli e Spies sono tutti e tre vittime di cadute, con i primi due usciti indenni e il terzo che potrebbe avere problemi dato che erà già caduto anche a Le Mans.