In MotoGP la grande novità della prossima annata, lato costruttori, sarà rappresentata dal ritorno in auge della Casa di Iwata che riavrà un team satellite.
La Yamaha ha costruito la sua fama in MotoGP su straordinari campioni che hanno elevato la M1 sul tetto del mondo. Da Valentino Rossi a Jorge Lorenzo, passando al recente titolo del 2021 ottenuto da Quartararo e quello sfiorato da Morbidelli nell’annata precedente nella squadra Petronas. Il lavoro portato avanti dalle squadre satellite della casa di Iwata è sempre stato spettacolare.
Dopo la parentesi finale di Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, la Yamaha ha dovuto rinunciare alla possibilità di avere un secondo team per sviluppare la M1 per due anni di fila. I pessimi risultati avuti hanno messo in mostra una pessima strategia. Strappando la Pramac alla Ducati i vertici giapponesi hanno fatto un favore all’intera MotoGP. Dal 2025 avranno la possibilità di sviluppare, attraverso un lavoro congiunto, la moto che dovrebbe mettere i bastoni tra le ruote ai costruttori europei.
Fabio Quartararo aveva chiesto a gran voce l’arrivo di un secondo team, di tecnici top e di altri piloti in grado che possano spingere la Yamaha ai vertici. Tra i vari nomi che rientrerebbero nel ventaglio di opportunità della Yamaha vi sarebbe anche quello di Toprak Razgatlioglu. Il turco ha vinto il titolo 2021 in sella alla Yamaha in SBK, ma stanco delle promesse del costruttore giapponese, ha scelto di sposare il progetto della BMW.
Yamaha, occasione imperdibile
Toprak, leader della classifica SBK 2024, avrebbe voglia di confrontarsi con i migliori centauri del pianeta. Marco Melandri, ex rider della classe regina e della massima categoria delle moto derivate di serie, ha raccontato, in esclusiva ai microfoni di GPOne, le sue sensazioni sul campione 2021 della SBK: “Ho un eccellente rapporto con lui che dura dal 2017 ed è un piacere rivederlo perché è una brava persona. Ritengo che Razgatlioglu sia un grande campione, un pilota molto talentuoso e questo è chiaramente visibile a tutti”.
“Ha vinto un campionato del mondo con la Yamaha ed è ora primo nel campionato con la BMW. Fino ad oggi fa la differenza con la M 1000R e possiamo vedere il confronto con altre moto della stessa marca. A mio parere né Márquez né Stoner hanno il controllo della moto come Toprak. Ha la capacità di integrarsi con la moto come nessun altro. Ha una fiducia estrema e si può vedere ad occhio nudo. In poco tempo è riuscito ad adattarsi alla BMW superando le difficoltà e penso che sarà lui a vincere il campionato del mondo quest’anno”, ha sancito Melandri.