La MotoGP ha dovuto dire addio ad interpreti straordinari nelle precedenti stagioni, a partire da Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. I fan hanno un motivo per sorridere nel 2023.
Nelle ultime annate hanno appeso il casco al chiodo fenomeni assoluti della MotoGP. Dopo il ritiro degli spagnoli Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, hanno salutato il Paddock anche gli italiani del team satellite della Yamaha. L’addio del #46 ha segnato la scomparsa della vasta marea gialla che, per oltre un quarto di secolo, ha infiammato le tribune di tutto il mondo.
Il 2022 è stato un anno condizionato dall’assenza del nove volte iridato di Tavullia. Per la classe regina si è aperto un nuovo capitolo. La sfida al vertice tra Fabio Quartararo, alfiere della Yamaha, e Francesco Bagnaia, numero 1 della Ducati, ha generato curiosità nella fase finale dello scorso campionato, ma non è bastata per tenere alti gli ascolti in TV.
Il torinese ha recuperato ben 91 punti al rivale francese. Nessuno nella storia della MotoGP aveva rimontato un distacco così ampio. L’italiano è succeduto a Casey Stoner nell’albo d’oro della casa di Borgo Panigale, quindici anni dopo. Un pilota nostrano in sella ad un bolide italiano in top class, tra l’altro, non vinceva da ben 50 anni. L’ultimo a riuscirci era stato Giacomo Agostini sulla MV Agusta.
Vi sarebbero dovuti essere tutti i presupposti per esaltare il prodotto più vincente dell’Academy VR46 e l’irresistibile Desmosedici, ma non è bastato per fare il boom di ascolti. Il 2023 è ricominciato secondo il medesimo filone con una Rossa dominante, in testa alle classifica costruttori, e con un Bagnaia in formato deluxe. Il centauro con il #63, oggi numero 1 della griglia, sta tenendo a bada i colleghi di marca Jorge Martin e Marco Bezzecchi.
MotoGP, c’è una dato in controtendenza
Non è un campionato indimenticabile, ma la crescita esponenziale del team Mooney VR46, con Bezzecchi protagonista, e la rinnovata costanza di Jorge Martin hanno determinato un aumento di presenze di pubblico in pista e, soprattutto, davanti alla tv o ai dispositivi mobili per la visione in streaming.
A fare la differenza è stato anche il lancio delle Sprint Race, novità assoluta del 2023. Le gare brevi hanno raddoppiato lo spettacolo nel weekend, creando maggiori dinamiche rispetto al format tradizionale.
Per contro ci sono state più cadute ed infortuni rispetto al passato. Secondo gli ultimi dati raccolti dalla Gazzetta dello Sport, gli ascolti TV della classe regina sono cresciuti del 27%, con un’impennata del 51% al sabato proprio grazie alle SR. Gli organizzatori sono entusiasti dei risultati ottenuti nel 2023 nel confronto con la passata stagione.
Il nuovo format è stato studiato per offrire uno spettacolo maggiore e i fan sulle tribune hanno risposto presente. Con una media del 40% in più, rilevati sugli spalti, si è registrato anche un primato nella tappa di Le Mans. Sull’iconico tracciato francese c’è stato il record assoluto di presenze in un fine settimana di gara con 278mila ticket venduti. Il trend in crescita sta continuando, nonostante le performance sotto tono della Honda RC213V e della Yamaha M1.