La MotoGP potrebbe aggiungere un nuovo Team in futuro e si tratterebbe di certo di un gradito e atteso ritorno.
Alla stregua della Formula 1 anche la MotoGP punta sempre sull’innovazione. Cambiano le regole, i format così come, a volte, anche i protagonisti in pista. Tante analogie tra le due competizioni simbolo del motorsport, entrambi in cerca di nuovi marchi che possano entrare a far parte del mondo delle corse.
Nel 2023, in MotoGP, ci sono due posti vacanti. La Suzuki ha deciso di interrompere in anticipo il proprio rapporto con la Dorna. Una decisione che aveva lasciato tutti i fan decisamente sorpresi, soprattutto perché solo nel 2020 la casa giapponese aveva vinto il Mondiale con Joan Mir.
Quelle due postazioni lasciate libere in griglia di partenza potevano essere prese dalla KTM che puntava a dare vita al secondo Team satellite dopo la Gas Gas. Dorna però non ci ha pensato due volte a togliere ogni speranza alla casa austriaca, spiegando come quei posti fossero liberi solo per Team ufficiali.
Ovviamente a quel punto è diventato chiaro come qualcosa stesse bollendo in pentola e che forse ci sarebbe stato un atteso ingresso. I nomi più frequenti erano sempre quelli di Kawasaki e BMW, entrambe presenti nel Mondiale Superbike.
A un certo punto si era addirittura parlato di un possibile dietrofront della Suzuki che, dopo un anno lontano dalle corse, sarebbe stata pronta a tornare in pista. Recenti voci, come riportate da motosan.es, parlano invece di una nuova soluzione che riguarda ancora la KTM per il futuro ma solo dopo il 2026.
Un grande ritorno in MotoGP, Pierer fa sognare
Il CEO di KTM, Stefan Pierer ha spiegato come la casa austriaca abbia intenzione di migliorarsi in futuro e diventare il Team di punta della MotoGP. Per farlo è necessario però aumentare il numero di Scuderie satellite e, se prima del 2026 non è possibile, il pensiero vola già al 2027.
La Pierer Mobiliy AG è già proprietaria al 100% di KTM, Husqvarna e Gas Gas. Di recente ha anche acquisito una quota del 25% per la MV Agusta. Proprio questo storico marchio potrebbe dunque tornare in MotoGP, con Pierer che ha spiegato che nel 2027 potrebbe anche diventare il Team Manager.
Secondo Pierer inoltre questi cambiamenti e il possibile ingresso della MV Agusta in futuro dipendono anche dal fatto che la MotoGP diventerà sempre più simile alla F1. Dunque il motore sarà magari lo stesso per più Scuderie, ma il telaio sarà personalizzato per ogni moto.
Per quanto riguarda MV Agusta dunque si tratterebbe di un gradito ritorno nel mondo delle corse. Memorabili in passato i successi di Giacomo Agostini, in un’epoca pioneristica del motociclismo da corso, dominato per tante stagioni dal campionessimo italiano, vincitore di 15 titoli in carriera tra le varie categorie.