Non è stato un inverno facile per la squadra Suzuki MotoGP. Prima le voci di un possibile ritiro voluto dalla casa madre sulla scia di quanto accaduto in Kawasaki, poi l’abbandono (stando alle ultime indiscrezioni) della sponsorizzazione Rizla.
Di male in peggio, verrebbe da dire, anche se tutti al team Suzuki vivono questi momenti con grande voglia di fare e, soprattutto, dimostrare. Dal 5 febbraio sul tracciato di Sepang nei pressi di Kuala Lumpur (Malesia) si terranno i primi test collettivi, e la Suzuki ci arriverà con una GSV-R rinnovata e due piloti carichi come non mai.
Si comincia da Loris Capirossi, alla sua 21° stagione nel motociclismo, la seconda con Suzuki. L’imolese non vede l’ora di salire nuovamente in sella, anche perchè si è allenato duramente sentendosi in forma come… un ragazzino!
“Sono pronto e impaziente di salire nuovamente in sella!”, afferma Loris Capirossi. “Questo inverno ho lavorato molto con il mio preparatore atletico: non mi son mai sentito così in forma. Sono al 100 % e non vedo l’ora di poter verificare la competitività della moto. So che gli uomini del reparto corse in Giappone hanno lavorato molto in questi ultimi mesi per preparare una moto più adatta alle esigenze mie e di Chris (Vermeulen, ndr), pertanto questi test saranno importanti per verificare a che punto siamo e se le modifiche apportate sono state azzeccate”.
Attende miglioramenti anche Chris Vermeulen, che quest’anno celebrerà la sua quarta stagione in MotoGP sempre con Suzuki. L’australiano ha trascorso questi due mesi in madrepatria, cercando di non dimenticarsi di come si guida…
“Questa pausa invernale è stata lunghissima: non sono mai stato “fermo” così tanto nella mia carriera, si rischia di scordarsi come si guida!”, scherza Vermeulen. “In questi due mesi di sosta sono convinto che in Giappone hanno apportato dei miglioramenti alla moto che avevamo richiesto dopo le ultime prove dello scorso anno. Questi test a Sepang saranno molto importanti, perchè potremo confrontare il nostro livello di competitività con gli avversari visto che saranno tutti presenti”.
Proprio così: tutti presenti, per la prima volta nell’era del monogomma. Pardon, tutti presenti tranne la Kawasaki, naturalmente.