Oggi vi parliamo di quella che è la cilindrata delle MotoGP, dei veri e propri missili su due ruote. Le cose però stanno per cambiare.
La stagione di MotoGP targata 2024 si sposta a Le Mans, dove nel corso di questo fine settimana andrà in scena il Gran Premio di Francia. Pecco Bagnaia vuole sfatare il tabù della tappa transalpina, che non è riuscito a completarte nelle ultime due edizioni, che sono state comunque vinte dalla Ducati, seppur mai da quella ufficiale.
Lo scorso anno si è infatti imposto Marco Bezzecchi, due anni fa toccò ad Enea Bastianini. Il team factory vinse le edizioni precedenti, nel 2021 con Jack Miller e nel 2020 con Danilo Petrucci. Attenzione a Marc Marquez, sempre molto competitivo da queste parti, che viene dal secondo posto di Jerez de la Frontera. Nelle prossime righe, vi parleremo di una curiosità legata alla MotoGP, che di certo vi farà incuriosire, visto il cambiamento che sta per avvenire.
La top class del Motomondiale era nota, sino al 2001, come 500, dal momento che la loro cilindrata era, appunto, di 500 cc. Nel 2002, quando divenne MotoGP, la cilindrata era salita sino a 990 cc, ed anche le prestazioni, così come le velocità massime, andarono subito a beneficiarne. Questo assetto è stato mantenuto sino al 2006, per poi aprire alle 800 sino al 2012.
Dal punto di vista della cilindrata, l’ultimo cambiamento c’è stato proprio in quel momento, quando la cilindrata è stata portata a 1000 cc, che corrisponde a quella attuale. Tuttavia, come vi stavamo anticipando, le cose cambieranno molto in fretta, dal momento che è stato appena reso noto il nuovo regolamento tecnico della top class, che entrerà in vigore dal 2027. Si tratterà di una rivoluzione epocale, che punterà a ridurre le prestazioni delle moto, e che coinvolgerà ogni loro area.
Infatti, la cilindratata dei motori delle MotoGP verrà ridotta ad 850 cc, con le dimensioni dei cilindri che saranno ridotte, e così si otterrà un netto decremento delle velocità massime. Per quanto riguarda gli altri cambiamenti, ci sarà un taglio all’aerodinamica, così come una limitazione degli sviluppi nella zona del codone, con un solo aggiornamento a stagione che sarà permesso.
Inoltre, verranno del tutto cancellati gli abbassatori, ed è chiaro che questa rivoluzione punta anche a minare la dittatura di casa Ducati, per cui, tutto può accadere. Di certo, la riduzione di cilindrata potrebbe causare un netto abbassamento delle prestazioni.