Il nove volte campione del mondo ha fatto giustamente notare che in passato molti ottimi piloti della Superbike sono andati forte sui circuiti che conoscevano mentre hanno fatto solo disastri nelle piste che non avevano mai affrontato durante la loro esperienza nel campionato riservato alle derivate di serie. Inoltre il centauro di Tavullia ha messo in evidenza che un altro problema del rookie americano potrebbe essere quello di adattarsi alle gomme Bridgestone e quindi ha consigliato al giovane compagno di marca di lavorare con obiettivi di lungo periodo, cioè di utilizzare la stagione in corso come una sorta di apprendistato per poter poi competere ad alto livello nella classe regina in un futuro prossimo.
Nessuno vuole mettere in dubbio le qualità di Spies, anche se bisogna ammettere che il fine settimana di Le Mans è stata un vero calvario per il pilota americano.
Le aspettative e le pressioni intorno a lui sono comunque altissime e questo non lo aiuta di certo e anzi rischia solo di bruciare un pilota che, vista la giovane età e la relativa inesperienza nel motomondiale, ha sicuramente notevoli margini di miglioramento e può forse diventare anche il nuovo uomo guida del circus iridato.