In MotoGP stanno per esserci grandi cambiamenti e un pilota emergente è davvero un predestinato pronto a far parlare di sé.
I grandi campioni sono il sale essenziale per poter far sì che uno sport continui a essere seguito e amato. Non è un caso il fatto che il momento d’oro della MotoGP sia coinciso con gli anni dei vari Lorenzo, Rossi, Pedrosa, Stoner e Marquez.
I grandi campioni portano grandi gare e queste a loro volta generano interesse a livello mondiale. Non era possibile replicare la generazione d’oro del passato, ma forse nessuno si aspettava un crollo così verticale dell’interesse attorno alla MotoGP.
Il momento più buio è avvenuto al Mugello 2022, quando nello storico tracciato dove “non si dorme”, non si è riusciti a vendere nemmeno la metà dei biglietti. I piloti di livello ci sono, manca comunque una vera rivale della Ducati, ma dalle categorie propedeutiche si notano già i primi campioncini.
Al momento il Mondiale più vivo e appassionante è quello della Moto2, con Pedro Acosta che ha avuto modo di superare di recente in classifica generale Tony Arbolino. Il lombardo ha provato in tutti i modi a respingere gli attacchi dello spagnolo, ma le ultime gare tra Assen e Silverstone sono state per lui una Caporetto.
Che Acosta ormai sia considerato da tutti come il futuro astro nascente della MotoGP non ci sono davvero più dubbi. L’iberico infatti ha tutte le carte in regola per poter ben figurare tra i grandi già nel prossimo anno, quando debutterà con le KTM, non si sa ancora se ufficiale o con la Gas Gas. Intanto i suoi colleghi iniziano già a temerlo e spuntano le prime storie sul suo conto.
“Le linee sono perfette”: Vinales promuove Acosta
Maverick Vinales è un pilota di immenso talento, peccato solo che non abbia mai avuto nella continuità uno dei suoi punti di forza. Lo spagnolo dell’Aprilia al momento punta a risalire la classifica, dopo una buona prova a Silverstone. Chi ha avuto modo di allenarlo in passato è stato Javi Martinez, quando lo spagnolo si trovava in Yamaha.
Proprio il dirigente della casa giapponese decise nel 2020 di far provare la Yamaha R1 M ufficiale anche al giovanissimo Pedro Acosta. “La prima volta che vidi Acosta guidare una moto di grossa cilindrata fu con la Yamaha R1M. Eravamo sul circuito di Carategna e lì con me c’era anche Maverick Vinales che mi chiese se fosse la sua prima volta con una moto da 1000 di cilindrata e fu incredibile quando affermò che le sue linee erano perfette.”
Alla fine della giornata, Acosta aveva totalizzato tempi che erano inferiori rispetto a quelli di Vinales di circa un secondo. Le qualità del ragazzo erano dunque già evidenti fin dalle sue primissime prove in pista e anche ora è chiaro a tutti come la dolcezza e la qualità con la quale si muove con la Moto2 sia di un livello superiore rispetto alla concorrenza. Il predestinato della MotoGP farà il suo debutto nel 2024 con la KTM e sarà pronto a dare battaglia ai numeri uno della classe regina.