La MotoGP si avvicina ad un traguardo da record che verrà toccato nella giornata di domenica. Il GP di Francia segna la storia.
La MotoGP è pronta a tornare in pista in questo fine settimana per il Gran Premio di Francia, che si disputerà sul tracciato di Le Mans. Da queste parti, la Ducati è la grande favorita, provenendo da ben tre vittorie consecutive nell’ultimo triennio. Dopo il successo di Marc Marquez con la Honda nel 2019, la casa di Borgo Panigale ha impresso il suo dominio sulla storica pista transalpina.
Sia nel 2020 che nel 2021, la corsa si è disputata con la pioggia, e ad imporsi furono le due Rosse factory di Danilo Petrucci prima e di Jack Miller poi. Il primo tornerà in pista proprio in questo week-end al posto dell’ancora convalescente Enea Bastianini. La sua assenza, lasciatecelo dire, è un gran peccato, visto che il rider riminese qui vinse la gara lo scorso anno con il Gresini Racing.
Bastianini ha piazzato una rimonta sensazionale con un passo gara del tutto diverso nella seconda parte, superando anche Pecco Bagnaia. Il futuro campione del mondo della MotoGP, nel tentativo di tenere il ritmo del “Bestia” è scivolato a pochi giri dalla fine con conseguente ritiro.
L’unico ducatista di punta che qui non ha ancora vinto è proprio Pecco, che punta alla fuga mondiale dopo il successo di Jerez de la Frontera. Chiunque vincerà a Le Mans avrà comunque un qualcosa di speciale da festeggiare, visto che il Gran Premio di Francia del 2023 coinciderà con un traguardo storico.
MotoGP, a Le Mans un traguardo storico
Il 17 giugno del 1949 cominciava l’avventura del Motomondiale, con il primo appuntamento, riservato alle Classi 125, 250, 350 e 500. Fu il Tourist Trophy sull’Isola di Man ad inaugurare questa meravigliosa avventura. La MotoGP, domenica prossima, correrà la gara numero 1000 nella storia della top class, a ben 74 anni dalla prima
La cosa che ci stupisce è che il Motomondiale, dunque, è partito con un anno di anticipo rispetto alla F1, il cui primo GP si è disputato nel 1950. La Formula 1 ha toccato quota mille gare nel 2019, con il Gran Premio di Cina di quell’anno. Le due ruote hanno sempre avuto un calendario più ristretto, e questo ci spiega la grande differenza in termini di eventi disputati in oltre settant’anni.
Inizialmente vi erano molte più classi rispetto al mondiale che conosciamo oggi, nel quale ci sono solamente Moto3, Moto2 e MotoGP. Oltre a quelle sopra descritte che furono le primissime, si aggiunse anche la Classe 50 nel 1962, poi divenuta 80 nel 1984 e cancellata al termine del 1989.
Nel 1982 venne cancellata anche la 350, classe in cui Giacomo Agostini ha fatto la storia, portandosi a casa 7 titoli mondiali dei 15 conquistati in carriera, con ben 54 vittorie di tappa. La storia seguente di questa categoria la conosciamo tutti, con la top class che dopo tanti anni di 500 è cambiata nel nome attuale nel 2002.
Dopo il dominio degli italiani, con il nome di Valentino Rossi a spiccare sino al 2009, si è passati a quello degli spagnoli, con Marc Marquez e Jorge Lorenzo sugli scudi nella decade precedente. Adesso siamo tornati sul tetto del mondo grazie a Pecco Bagnaia. Farlo scendere dalla vetta sarà molto complesso.