Daniel Pedrosa è una leggenda della MotoGP. Non ha vinto il titolo in top class, ma è stato tra i campioni più forti di sempre.
Nessuno sa meglio di un saggio alfiere della top class che continua ad andare fortissimo a 39 anni come si vive la situazione di crisi in una squadra in crescita. Daniel Pedrosa ha tutti gli strumenti per valutare la condizione in cui è piombato Fabio Quartararo sulla Yamaha M1. L’ex centauro della Honda ha vissuto esperienze positive ma anche annate piuttosto deludenti.
A differenza di tanti suoi colleghi è sempre rimasto fedele ad una sola squadra, ma senza lamentarsi. Ha rinnovato i contratti pur subendo clamorose sconfitte dal suo ex teammate Marc Marquez.
Nella sua epopea con la casa di Tokyo il centauro di Sabadell ha visto trionfare Hayden, Stoner e Marquez. Ha sempre tenuto un profilo basso anche quando riusciva a mettere le gomme avanti a campioni come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Rimanendo in casa Yamaha ha destato scalpore la notizia del rinnovo di Quartararo.
Il campione del mondo 2021 dopo essersi lamentato a lungo dei problemi tecnici della M1, alla fine, ha preferito accettare la proposta di rinnovo pluriennale. Di questa notizia ha parlato Dani Pedrosa nel suo ruolo di opinionista di DAZN.
Il francese si sarà anche guardato intorno in cerca di una proposta allettante, tuttavia ha preferito non lasciare la strada vecchia per quella nuova, nonostante l’aria di divorzio. El Diablo ha mostrato la sua insoddisfazione nei confronti del marchio del diapason nell’ultimo anno e mezzo. Per rivedere risultati di spessore ci vorrà molto tempo.
L’attuale tester della KTM ha dichiarato: “Dovrà lavorare insieme alla Yamaha per riportare quella moto al punto giusto per essere alla pari con le altre. Questo è un lavoro complicato, non è un lavoro che riesce sempre a farlo nel modo giusto. Si possono fare tanti inciampi prima di trovare la direzione, ma è il lavoro che hai deciso di intraprendere“.
D’ora in poi, secondo Pedrosa, Quartararo dovrà cambiare approccio e smetterla di lamentarsi. “Ha scelto quella strada, quindi ora non dovrebbe ripetere lo stesso discorso ‘non vinco, non vinco’. Dovresti capire che hai dato per scontato che per tutto il tempo in cui dovrai subire questo processo di crescita non puoi lamentarti. Non ha senso“, ha sottolineato il tre volte campione del mondo.