FP1, FP2, FP3. Che importa? Il dominatore è sempre uno: Casey Stoner. L’australiano ha dimostrato finora di essere in grande spolvero e di aver sviluppato con la Honda un ottimo feeling. Nell’ultima sessione delle libere l’aussie ha girato costantemente in 1’55 basso, chiudendo con un crono di 1’55.035 e dimostrando un lieve miglioramento rispetto alle tornate precedenti. Alle sue spalle Dani Pedrosa ha ridotto il gap, (+0.158s), mentre Andrea Dovizioso, staccato di sette decimi, si è attestato al terzo posto.
Al quarto e quinto posto si sono piazzati i due alfieri del team Yamaha. Jorge Lorenzo infatti ha patito uno svantaggio di otto decimi, precedendo il collega Ben Spies, che ha accusato dalla vetta un distacco quantificato in nove decimi.
Continua il momento d’oro del pilota del team Mapfre Aspar, Hector Barbéra. L’iberico ha strappato un ottimo sesto posto dopo aver brillato nel corso della FP2. Quinto posto per lo statunitense Colin Edwards, che ha a sua volta preceduto Valentino Rossi, ancora troppo lontano dai migliori (1,2 secondi di ritardo).
Randy De Puniet (Pramac Racing) e Loris Capirossi (Pramac Racing) chiudono la top ten di questa sessione, nella quale non figura Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), solo 13º e 11º nella classifica globale.
Da segnalare l’unica caduta della giornata, patita da Alvaro Bautista. L’iberico ha rimediato la frattura del femore sinistro. Pertanto sarà costretto a saltare il primo gp stagionale.