Il Mondiale di MotoGP si chiude con l’ultimo tradizionale appuntamento al Ricardo Tormo di Valencia, solitamente nel mese di novembre. Cosa è permesso fare ai piloti in questo periodo di stop?
La classe MotoGP è andata ufficialmente in vacanza l’8 novembre 2022, dopo la giornata di test IRTA a Valencia, a due giorni di distanza dall’ultima gara sul circuito di Cheste (a Valencia). Un campionato da incorniciare per i colori italiani che hanno trionfato con Pecco Bagnaia in sella alla Ducati Desmosedici GP22. Un binomio moto – pilota italiani che ha fatto sicuramente la storia e che non avveniva da mezzo secolo, quando a vincere con una moto italiana (MV Agusta) fu il pluricampione Giacomo Agostini.
Per rivedere i nostri beniamini in pista dovremo attendere il mese di febbraio, quando prenderà il via la preseason 2023, dove piloti e collaudatori potranno testare i nuovi prototipi dei cinque marchi, con relativi aggiornamenti e novità tecniche. Dal 05 al 07 febbraio si terrà lo Shakedown Test sul tracciato di Sepang, in Malesia, dove si potranno sfruttare le calde temperature tropicali. In quella occasione potranno scendere in pista, come da regolamento, solo i collaudatori e i rookie.
Per vedere all’opera i piloti ufficiali dovremo invece aspettare dal 10 al 12 febbraio, quando si terrà il vero e proprio test ufficiale, con piloti ed eventualmente collaudatori in pista per quasi l’intera giornata. Fino ad allora i piloti titolari non potranno provare un prototipo MotoGP, come sancito dall’articolo 1.15.1.1 del regolamento di test e prove della MotoGP. Durante la pausa invernale sono proibite tutte le prove con i prototipi, ma non gli allenamenti in moto.
Infatti i piloti possono allenarsi con moto stradali su pista o sullo sterrato con moto da enduro, motocross et similia. I piloti possono usare anche una moto 1000cc, ma deve essere omologata per uso stradale e con piccole modifiche consentite per motivi di sicurezza. Possono montare freni, sospensioni e scarichi leggermente differenti, per aumentarne la sicurezza, ma non possono montare i motori della MotoGP o centralina elettronica propria della classe regina
Esiste anche una pausa estiva in calendario, solitamente compresa tra luglio e agosto, di durata variabile a seconda dei Gran Premi e del calendario. Le date cambiano di anno in anno e anche in questo periodo i piloti ufficiali non possono effettuare test con i prototipi MotoGP. I costruttori però possono lavorare sullo sviluppo delle MotoGP con i loro collaudatori che vengono contrattualizzati regolarmente come i piloti. Nel giugno 2020 Fabio Quartararo, dopo un allenamento sul circuito Le Castellet, ha subito come sanzione la rinuncia ai primi 20 minuti di FP1 del GP di Spagna, per “non aver avvisato la direzione gara del suo test privato svolto con una moto di serie non del tutto regolare dal punto di vista tecnico“.