L’azienda francese è rimasta come fornitrice unica della MotoGP. Le classe minori del Motomondiale sono diventate una prerogativa della Pirelli, ma vi sono novità eclatanti per Michelin.
I fan della top class stanno tornando ad entusiasmarsi per i duelli in pista. Dopo l’addio di Valentino Rossi c’era stata una naturale flessione degli ascolti, ma i testa a testa tra Bagnaia e Martin stanno riaccendendo la passione. Inoltre, l’arrivo di Marc Marquez in Ducati ha stravolto un po’ le carte, attribuendo ancor più lustro alla Desmosedici.
Nel prossimo weekend i centauri della classe regina scenderanno in pista sull’iconico tracciato della 24 Ore di Le Mans. Naturalmente i centauri non gareggiano sul tracciato completo dove avvengono le sfide del WEC ma sulla versione corta del Bugatti Circuit. Una tappa che è apprezzatissima dai tifosi che, solitamente, fanno registrare presenze record. Per il fornitore di mescole Michelin la tappa di casa ha un sapore ancor più speciale.
La storia del produttore di gomme è legata a filo doppio ai successi storici nelle massime categorie del Motorsport. Dopo l’addio in F1 e in FE, la Michelin è stata sulla bocca dei pro rider della MotoGP e non senza polemiche. Nella passata stagione le mescole hanno avuto una incidenza importante nei duelli finali tra Jorge Martin, alfiere del Team Pramac, e del collega di marca, Pecco Bagnaia. Entrambi non hanno risparmiato critiche al noto marchio.
Dal 2027 la classe regina cambierà volto. I nuovi regolamenti hanno stabilito la riduzione della cilindrata a 850cc, quella dell’aerodinamica ed il divieto degli abbassatori come punti centrali. La Michelin vorrebbe continuare ad essere il punto di riferimento della classe, ma il suo contratto scadrà al termine del 2026, prima del lancio dei nuovi prototipi. In una intervista rilasciata a Motorsport.com il responsabile del marchio francese, Piero Taramasso, ha parlato delle prospettive future.
“Il nostro contratto scadrà nel 2026, ma stiamo parlando con Dorna per prolungarlo anche al 2027 ed al 2028. Per questo abbiamo partecipato anche a dei gruppi di lavoro e a delle riunioni che riguardavano il nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2027 – ha affermato Taramasso – Ritengo che siano dei cambiamenti che vanno nella direzione giusta, con una riduzione delle prestazioni ed un indirizzo più sostenibile. Inoltre, credo che potrebbero aiutare a livellare le prestazioni, favorendo l’ingresso di qualche nuovo costruttore. Dal punto di vista delle gomme, probabilmente dovremo rivedere almeno le mescole, andando su delle soluzioni un po’ più morbide, perché le moto saranno molto meno aggressive sulle mescole rispetto ad oggi“.