La MotoGP e la F1 sono accomunate da tanti aspetti, ma ora c’è una grande differenza che separa le due realtà. Ecco i dettagli.
Il motorsport è tornato a dare spettacolo accendendo i motori in queste settimane, e già dall’ultimo week-end di febbraio si è iniziato a fare sul serio. La Superbike ha dato il via alla stagione in quel di Phillip Island, dove non sono mancate le sorprese, precedendo un debutto molto più scontato per quanto riguarda la F1 in Bahrain. La MotoGP sarà l’ultima a partire, con l’attività che prenderà il via in Qatar in questo week-end, con la Ducati grande favorita.
Tutti andranno all’attacco di un Pecco Bagnaia che parte nella posizione di grande favorito, e sarà un’impresa per chiunque provare a strappargli il trono. Nel frattempo, alcune dichiarazioni di un volto noto del paddock della MotoGP hanno fatto emergere grandi differenze di vedute tra la top class e la F1, con un nuovo costruttore che inizia a sognare un ingresso futuro. Andiamo a vedere tutti i dettagli.
MotoGP, ora Rivola vuole un nuovo costruttore
Negli ultimi mesi, in F1 ha fatto molto discutere il rifiuto da parte degli organizzatori verso l’ingresso del team Andretti, con le squadre attualmente impegnate che non hanno alcuna intenzione di dividere la torta dei proventi in parti più piccole per far spazio ad una nuova realtà. La situazione sembra essere diversa in MotoGP, dove un grande capo ha fatto sapere di essere aperto all’ingresso di un costruttore ulteriore.
La top class è rimasta orfana, alla fine del 2022, della Suzuki, che ha deciso di lasciare di punto in bianco, lasciando il Circus con sole 5 case ufficiali al via. Il boss dell’Aprilia, ovvero Massimo Rivola, ha espresso il desiderio di poter accogliere un altro costruttore, cosa che andrebbe ovviamente ad aumentare lo spettacolo ed a fare la gioia degli appassionati.
Ecco le sue parole: “Ho visto che la BMW è stata molto veloce nel debutto stagionale in Superbike con Razgatlioglu, sarebbe bello averli in MotoGP, così come sarebbe una grande notizia avere una qualsiasi altra casa alla partenza. Ad essere onesti, con ogni rispetto per chiunque, c’è la necessità di avere più costruttori al via, ed è molto più importante avere delle case ufficiali piuttosto che l’ennesimo team satellite. Per il bene dello sport, serve un’altra factory, perché in questo modo, la nostra categoria andrebbe a diventare ancora più grande. Non so se Kawasaki o Suzuki abbiano qualche intenzione di tornare, ma di sicuro apprezzerei moltissimo un nuovo costruttore“.
Rivola si è dunque scoperto, ammettendo che il suo desiderio è quello di avere un altro brand. Effettivamente, al giorno d’oggi in top class ci sono molte più moto clienti rispetto a quelle factory, e con la crisi tecnica che stanno passando Honda e Yamaha, questi due marchi è quasi come se non ci fossero. Per questo motivo, c’è bisogno che tutti tornino al top, e che un nuovo brand possa aggiungersi alla sfida molto presto.