La Michelin è fornitore unico della MotoGP da parecchie stagioni, ed ha annunciato una grande novità. Ecco cosa sta per cambiare.
La MotoGP è ormai pronta per tornare in pista in un week-end di gara, dal momento che con i test lo ha già fatto. A Sepang sono appena terminati i tre giorni di prove invernali, con l’azione che ora riprenderà in Qatar, pista che ospiterà gli ultimi test e poi la gara inaugurale sul tracciato di Losail. La Michelin, in tal senso, ha annunciato grandi novità sugli pneumatici, che già da questa stagione saranno ben diversi rispetto al 2023.
L’obiettivo della casa francese deve essere quello di far dimenticare la pessima figura dell’anno scorso, soprattutto quanto accaduto a Jorge Martin in Qatar, quando si è visto rifilare una gomma evidentemente non funzionante nella penultima gara del mondiale di MotoGP. Anche a Pecco Bagnaia era accaduto qualche gara prima, e situazioni di questo tipo non si devono ripetere a certi livelli.
MotoGP, Michelin pronta alla rivoluzione
Durante i test di MotoGP andati in scena sul tracciato di Sepang, la Michelin ha annunciato l’arrivo di una nuova gamma di pneumatici, sviluppati sfruttando l’esperienza degli ultimi anni di gare. Anche la stagione 2024 sarà decisiva per indicare la giusta via dello sviluppo agli ingegneri della casa francese, che per il 2025 ha in mente una sorta di rivoluzione sul prodotto che andrà ad offrire.
Già per questa stagione la casa francese ha rivisto molti aspetti, ma nel 2025 sarà una gomma del tutto nuova e basata su una nuova struttura. Il processo partirà già da quest’anno, quando verrà offerto un pneumatico anteriore drasticamente più rigido rispetto al 2023, in modo da poter reagire al meglio alle crescenti forze che vengono esercitate sul frontale. Le MotoGP attuali, sempre più ricche di carico aerodinamico, necessitano di gomme che possano reggere agli sforzi richiesti.
L’obiettivo, in linea graduale, e partendo da questa stagione, sarà quello di ottenere un prodotto che possa avere prestazioni più regolari, ma anche di ridurre l’usura man mano che passano i giri. L’obiettivo è anche quello di offrire livelli di grip significativamente più elevati dall’inizio alla fine delle gare. A spiegare quello che ne sarà il target è stato il direttore della divisione motorsportiva di Michelin, vale a dire Piero Taramasso.
Ecco le sue parole: “Meno pneumatici da utilizzare significa ridurre le materie prime da dover reperire e sfruttare in maniera minore la logistica, con meno montaggi e smontaggi e meno riciclo“. Dunque, anche sul fronte dell’impatto ambientale, fare una gomma che duri di più e che richieda un utilizzo minore durante i week-end può essere fondamentale, anche se le performance assolute restano l’aspetto più importante.
La Michelin ha tutte le carte in regola per offrire un prodotto che sia di alta qualità, e di far dimenticare a tutti la brutta figura dello scorso anno. In un modo o nell’altro, le gomme portate in pista nel finale di stagione hanno condizionato l’esito del campionato, anche se il risultato finale è stato comunque il più giusto in assoluto.