La stagione 2010 dovrebbe segnare una svolta nella carriera di Marco Melandri. Il romagnolo infatti è in cerca di riscatto dopo alcuni anni passati in sordina. E proprio per questo ha scelto di tornare a correre nella scuderia del suo mentore Fausto Gresini, che peraltro lo ha riaccolto con grande gioia. Sfumato però l’entusiasmo iniziale, il buon “Macio” ha dovuto ben presto iniziare a fare i conti con diverse magagne. Le Honda del team non hanno soddisfatto del tutto il pilota, che in più occasioni ne ha evidenziato i punti nevralgici. Punti che peraltro sono emersi chiaramente durante i test di Sepang, laddove i due ruote del team San Carlo Gresini hanno avuto qualche problemino.
Alla luce di ciò dunque è palese che Marco non possa stare del tutto sereno. Tali inquidetudini peraltro sono affiorate palesemente nelle ultime esternazioni rilasciate dal pilota sul suo sito ufficiale. L’ex rider della Ducati ha avuto da ridire, sia sulla gestione del campionato che sulla competitività del mezzo di cui dispone.
Nello specifico ecco quanto dichiarato dal ravennate: “Mi sembra che qualcosa non quadri, nel 2005 facemmo 22 giorni di test, quest’anno 6. Capisco le difficoltà economiche dell’intero sistema, ma sembra che si risparmi con il cucchiaino e si butti via con il badile. Per ora i test non mi hanno entusiasmato. Dopo il primo test di novembre ero molto soddisfatto, ora non nascondo di essere preoccupato. La moto nuova è diversa in tutto dalla 2009 e con pochi test credo si sia azzardato un pochino troppo. Fatichiamo tutti, più o meno dalle voci di corridoio i problemi sono gli stessi per tutti, dai comunicati sembra sia solo Dovizioso ad essere contento, ma in ogni caso prende oltre un secondo dai più veloci“.
Inoltre, come detto, non sono mancate neanche le stoccate rivolte alla nota casa di Tokio: “La Honda mille era rinomata per la facilità di guida, ora invece sembra si siano concentrati tanto sulla potenza perdendo di vista la guidabilità. Abbiamo problemi di telaio, ma a mio parere il motore ne è pienamente responsabile. Ho visto i tecnici giapponesi preoccupati, ora confido in loro per un netto miglioramento prima del primo gp“.