Si è sfiorato il dramma nella primissima edizione del Gran Premio d’India della MotoGP. Ecco cosa è accaduto ad uno dei centauri di riferimento.
La sfida per l’assegnazione della corona iridata sta entrando nel vivo. A 7 GP dalla conclusione del Mondiale di MotoGP ben 3 piloti sono in piena lotta per il titolo. Sul Buddh International Circuit si sono dati battaglia, per la prima volta, i centauri del Motomondiale. Si erano già corse 3 tappe in F1, dal 2011 al 2013, ma il tracciato non sembrava congeniale alle monoposto.
I prototipi della MotoGP, invece, hanno sfrecciato in modo spettacolare su lunghi curvoni della pista disegnata da Tilke. Il primo grande colpo di scena è avvenuto con la caduta di Alex Marquez. Il centauro del team Gresini Racing si è infortunato a 3 costole nel corso del Q1 e non ha potuto prendere parte alla SR e al GP. Alla partenza della gara breve, i due centauri del team Mooney VR46 hanno fatto prendere un grosso spavento ai fan.
Luca Marini ha sbagliato la staccata e ha preso in pieno Marco Bezzecchi, procurandosi la rottura della clavicola. Lo start è stato, nuovamente, da incubo perché anche altri 3 centauri sono stati coinvolti in un maxi incidente. Bradl sulla Honda ha centrato Fernandez ed Espargaró. Il fratello minore di Aleix, già reduce da infortuni, non ha riportato conseguenze.
C’era ancora tantissima tensione nell’aria dopo quanto è accaduto al Montmeló. In quel caso finirono a terra i ducatisti per un clamoroso errore di Bastianini in Curva-1 e Pecco Bagnaia, poco più avanti, fece un high side che, con un pizzico di fortuna in meno, sarebbe potuto risultare fatale. La KTM di Brand Binder gli è passata sulle gambe, ma pochi cm più su e ora staremo raccontando un’altra storia.
Altro dramma sfiorato in MotoGP
Il Mondiale 2023 se lo stanno contendendo Martin, Bezzecchi e Bagnaia. Quest’ultimo è il favorito assoluto, ma in India ha commesso un errore, lasciando strada ai due rivali. Il Bez, dopo le peripezia del sabato, ha vinto senza patemi il GP. Martin si è dovuto sudare il secondo posto. Prima ha resistito agli attacchi del campione in carica, poi si è ritrovato con tuta aperta ed è stato costretto a chiuderla e, infine, ha lottato con Quartararo.
Risultato? Meno 13 punti dal leader torinese ed un calo di pressione pericoloso. Se la gara fosse durata tre giri in più, come nei programmi iniziali, non si sa cosa sarebbe potuto accadere. Il madrileno è stato aiutato dai meccanici, prima dell’arrivo del personale medico. Gli hanno dato dell’acqua e lo hanno bagnato nella tuta. Le temperature, miste ad una umidità impressionante, lo hanno portato allo stremo delle forze.
Nel ring, sotto il podio, si è dovuto accasciare a terra ed è intervenuto il Dottor Charte. E’ riuscito a salire sul podio per festeggiare una importantissima seconda piazza, ma non si era mai visto un pilota così provato fisicamente dopo un Gran Premio in questa annata. Martin ha dato tutto ma già quando mancavano 8 giri si è disidratato e ha fatto fatica ad arrivare sotto la bandiera a scacchi.
A DAZN Spagna sono state carpite le parole di Jorge Martin, che confrontandosi, subito dopo il traguardo, con gli uomini del suo box ha annunciato: “Non ce la facevo più, non ci vedevo“. Tutto è andato per il meglio, ma che paura.