Carlo Pernat è un personaggio di spicco della MotoGP e le sue parole non sono mai banali. Ecco cosa ha appena raccontato.
Il Gran Premio di Francia vinto da Marco Bezzecchi è stato un evento storico per la MotoGP che ha tagliato il traguardo dei Mille GP gareggiate nella storia del motomondiale.
Questo sport ha regalato brividi ed emozioni a tutti noi, ed anche se oggi non sta vivendo una fase semplice, soprattutto dopo i ritiri delle leggende della MotoGP, ci fa divertire e siamo sicuri che tornerà ai fasti di un tempo. Certo, ritrovare personaggi di quel tipo non sarà affatto facile.
Per fortuna, alcune personalità di spicco ci sono ancora, anche se non stiamo parlando proprio di piloti. Tra questi spicca Carlo Pernat, manager genovese da sempre legato al Motomondiale. Le sue dichiarazioni non sono mai banali e lo conferma nuovamente la recente intervista rilasciata a Il Giornale, nella quale ha trattato varie tematiche.
MotoGP, ecco le parole di Carlo Pernat
L’attuale manager di Enea Bastianini ha operato un confronto tra il Motomondiale di oggi e quello del passato, affermando che l’era delle due ruote, dello sport “pane e salame” è ormai giunta al termine.
Un ambito, quello del motociclismo da corsa, cambiato profondamente con Valentino Rossi, come ha ricordato lo stesso Pernat. Una figura di spicco, il Dottore, che ha portato negli autodromi tanta gente che di gare non sapeva nulla ma che era attratta da questo personaggio, diventato negli anni una leggenda dello sport mondiale.
Pernat ha poi detto, ovviamente, che il “Dottore” è uno dei piloti che ha fatto di più la storia, assieme ad altri ome Randy Mamola, ma anche Kevin Schwantz, che lui ha definito il “Valentino Rossi d’America”.
Non poteva mancare un giudizio su Giacomo Agostini, il 15 volte campione del mondo, che secondo Pernat è quello che ha fatto maggiormente la differenza: “Lui è la figura principe del motociclismo, è sempre rimasto sé stesso e tutti hanno una grande ammirazione per lui, dai tifosi ai piloti“.
Pernat non ha deluso le aspettative dei fan di una volta, di quelli che amavano la MotoGP romantica, anche se, lui stesso, ha detto di non sentirsi un pesce fuor d’acqua a causa di questi cambiamenti che ci sono stati durante gli anni. Il manager, in seguito, ha affermato di essere stato sorpreso dal dominio europeo negli ultimi anni con i marchi nostrani che hanno superato quelli giapponesi, eventualità che sino a poco tempo fa, per sua stessa ammissione, sembrava impossibile.
