MotoGP, alcuni piloti hanno scelto di operarsi approfittando della sosta del Mondiale a luglio per rimettersi in sesto in vista di Silverstone
Il mondiale di MotoGP sta entusiasmando tifosi e addetti ai lavori. La lotta che i piloti in testa alla classifica stanno portando avanti rende tutto apertissimo a metà stagione. Tre piloti a darsi battaglia al momento: Pecco Bagnaia, Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Tutti e tre su Ducati, attualmente assoluta dominatrice del campionato.
Una delle principali motivazioni che sta rendendo questa stagione più avvincenre delle altre, è l’introduzione delle Sprint Race. La gara del sabato, subito dopo le qualifiche ha, per il momento, aumentato la lotta in pista, con gare brevi che costringono i piloti a dare il massimo fin da subito e con una distanza ridotta, senza margine di errori.
Il nuovo format, tuttavia, ha aumentato il rischio di cadute e, di conseguenza, di potenziali pericoli per i piloti. Non tutti gli infortuni di questa stagione sono dipesi dalla gara veloce ma è innegabile che lo stress e il rischio di brutte sorprese per i protagonisti sono dietro l’angolo.
MotoGp, tre operazioni durante la sosta: ecco i piloti
Sono già diversi i piloti che sono stati costretti a fermarsi per rimettersi in sesto dopo qualche caduta. Dopo il GP di Assen sono tre i piloti che si sono sottoposti a interventi chirurgici necessari per risolvere problemi fisici che li attanagliavano da tempo.
Il primo è stato Fabio Quartararo per la riduzione della frattura a un alluce, seguito da Jorge Martin operato a una gamba e, infine, Fabio Di Giannantonio. Quest’ultimo ha pubblicato un post u Instagram con l’avambraccio fasciato, in seguito all’intervento chirurgico cui si è sottoposto per curare la sindrome compartimentale.
“Pit stop per arrivare al 100% a Silverstone“, ha scritto Di Giannantonio sotto il suo post, dove annuncia di stare bene e che l’intervento è riuscito. La seconda parte di stagione sarà importantissima per il pilota romano. Il suo contratto con il team Gresini è in scadenza, ed il suo posto i sella ad una Ducati è ambitissimo. Tony Arborino, leader del mondiale di Moto2, spera in qualche cambio di sella per riuscire ad ottenerne una, e quella del team Gresini fa gola.
Per Di Giannantonio si è scritto anche, come per Morbidelli, di un trasferimento in Superbie l’anno prossimo. Proprio Morbidelli che, a sua volta, pare essere un candidato anche lui per l’approdo in Ducati, proprio alla Gresini.