Burgess potrebbe quindi rimanere in Yamaha, cosa che l’australiano ha sempre detto di gradire, oppure potrebbe tornare alla Honda, nel team HRC, accanto a Casey Stoner, nuovo pilota di punta della casa dell’ala dorata: si tratterebbe allora di una sorta di ritorno al passato visto che Burgess ha lavorato in HRC prima con il connazionale Mick Doohan e poi con Valentino Rossi stesso, rider che ha poi seguito nel suo clamoroso passaggio in Yamaha.
Certo, se davvero Honda riuscisse ad ingaggiare anche Jeremy Burgess, a quel punto per il nuovo acquisto Casey Stoner non ci sarebbero davvero più alibi: l’australiano lavorerebbe con Livio Suppo e Alberto Puig, due uomini che, in fasi diverse della sua carriera, l’hanno difeso e aiutato, avrebbe uno dei migliori tecnici in circolazione e una moto che ha dimostrato di poter dare paga anche alla stessa Yamaha in certe occasioni; a quel punto le colpe di un eventuale fallimento ricadrebbero inevitabilmente su un pilota che ha già dimostrato di non sapere gestire al meglio lo stress e la pressione di una lotta per la championship.