La Honda esce con le ossa rotte anche da Austin, ed è sempre più il fanalino di coda della MotoGP. Ecco cosa è successo.
L’inizio di stagione della MotoGP ha mostrato un netto avvicinamento della KTM e dell’Aprilia alla dominante Ducati, che comunque ricopre ancora il ruolo della grande favorita. La vittoria di Maverick Vinales ad Austin, unita al secondo posto di Pedro Acosta sulla GasGas, danno speranze di vedere un campionato più combattuto, mentre le giapponesi sono ancora lontanissime da questi livelli.
La Yamaha qualche piccolo passo in avanti lo ha fatto vedere, mentre la Honda non ha alcuna possibilità di uscire dal buco nero. La perdita di Marc Marquez è stata il colpo di grazia, con le RC213V che sono del tutto abbonate alle ultime quattro posizioni della griglia, uno scenario terribile e dal quale non sembra esserci scampo.
La squadra più vincente della MotoGP si è infilata in un tunnel dal quale non riesce a riemergere, e neanche le concessioni, di questo passo, potranno fare chissà qualche miracolo. In occasione del GP delle Americhe, c’è stato un episodio imbarazzante nel finale di gara, che testimonia le difficoltà della casa dell’Ala Dorata ed anche di uno dei suoi piloti.
Il Gran Premio delle Americhe si è concluso in maniera negativa anche per il Gresini Racing, con Marc Marquez che è caduto mentre era in testa ritirandosi, pochi secondi più tardi rispetto alla scivolata del fratello Alex. A differenza dell’otto volte campione del mondo e leggenda della MotoGP, Alex è riuscito a riprendere la via della pista, dando una mazzata alla Honda.
Infatti, nonostante la caduta ed il tanto tempo perso, il giovane Marquez ha ripreso Luca Marini e lo ha superato nel finale, strappando un punticino con il 15esimo posto conquistato. In sostanza, l’alfiere del team di Nadia Padovani, con una Ducati che dopo una caduta non era di certo al top, ha avuto comunque la forza di rimontare su Marini, togliendogli il gusto di conquistare il primo risultato utile della stagione.
Si sapeva che la scelta di Marini di legarsi alla Honda sarebbe stata rischiosa, ma è ormai evidente che il rider italiano sia il fanalino di coda della MotoGP, abbonato all’ultima posizione e piuttosto in difficoltà anche nel confronto con i compagni di squadra. Di miglioramenti e miracoli all’orizzonte non se ne vedono, e per Luca si fa molto complicata.