Il pilota della classe regina racconta la sua rocambolesca avventura durante il Gran Premio del Mugello 2023.
Il Gran Premio del Mugello ha seminato altri infortuni in una stagione MotoGP già di per sé molto problematica dal punto di vista clinico. Joan Mir e Alex Rins hanno rimediato cadute che li costringeranno a saltare il prossimo appuntamento in Germania. Non solo, anche altri piloti hanno dovuto fare i conti con qualche malessere di troppo.
La nuova avventura con il team Aprilia RNF non è iniziata sotto una buona stella per il talentuoso Raul Fernandez che, dopo sei GP, si ritrova con appena 3 punti in classifica iridata. Dopo aver saltato il precedente appuntamento a Le Mans a causa di un intervento chirurgico al braccio, per risolvere i suoi problemi di sindrome compartimentale, è riapprodato in pista al Mugello, per la tappa casalinga del suo costruttore, anche se non era al top della forma fisica.
Raul Fernandez e il difficile weekend al Mugello
L’alfiere spagnolo non è riuscito a centrare la zona punti nella Sprint Race, reduce da una caduta durante le prove del mattino. E domenica, nella gara principale, è stato nuovamente escluso dai primi 15 a causa di un malessere generale che lo ha portato anche a vomitare dentro il casco a metà gara, condizionando fortemente la sua prestazione in sella alla RS-GP22.
Nel debriefing domenicale al Mugello, Raul Fernandez ha assicurato che le condizioni del suo braccio sono in forte ripresa, dopo l’operazione a cui si è sottoposto un mese fa. “Ma domenica, dopo la caduta di sabato, mi sono sentito molto male in gara“.
Dopo una decina di giri ha iniziato ad avvertire un forte malessere, “ho continuato a provare a spingere di più, a un certo punto della gara mi sono sentito molto male, non so se per la caduta o per qualcosa che ho mangiato, ma ho vomitato nel casco“.
Tra le cause un possibile colpo di calore o l’effetto dei medicinali presi il giorno prima per cercare di dormire. E conclude il suo terribile racconto: “Avevo quasi raggiunto Augusto (Fernandez, ndr), poi mi ha superato e a stento riuscivo a vedere dall’interno del casco, perché la visiera era macchiata“. Nonostante non si sentisse al top, l’alfiere del team satellite non ha mai pensato di scendere dalla moto e ha chiuso 17°: “Non scherziamo. Ci sono molte persone che lavorano dietro di noi e sarebbe stato irrispettoso“.