Ennesimo capitolo della telenovela John Hopkins. La FB Corse ha infatti rotto gli indugi dopo diversi giorni di stasi, rilasciando un comunicato stampa chiarificatore. Prima però vediamo di fare un riassunto delle precedenti puntate. Circa un mese fa fonti d’oltreoceano avevano dato per certo il passaggio dello statunitense alla scuderia italiana. Questa notizia aveva trovata conferma in diversi ambienti vicini al team (come uno degli sponsor). Tuttavia col passare dei giorni il rumors è stato gradualmente sconfessato. Merito dell’agente di Hopkins e di una nota testata online vicina al mondo delle corse.
Il primo (stando alle voci di corridoio) si è premurato di smentire, nel corso di un’intervista, le news sul suo assistito. Mentre la seconda ha escluso categoricamente il ritorno del rider in motogp, dandolo ad un passo dal trasferimento nell’american superbike.
Questo tourbillon di notizie contrastanti ha ovviamente generato un vero e proprio caos mediatico. Il tutto perorato dal silenzio delle due parti in causa (FB Corse e Hopkins), che hanno preferito non produrre alcuna dichiarazione ufficiale.
In ulltima analisi però la scuderia ha deciso di far sentire la propria voce, rilasciando proprio in questi giorni un comunicato stampa in merito alla questione. Vi riportiamo di seguito uno stralcio dello stesso, esemplificativo del senso globale delle esternazioni del team.
“…Il primario obiettivo del nostro Team e del pilota statunitense John Hopkins, coincide ora come nei mesi scorsi. Al fine di mantenere non solo la propria migliore condizione fisica, ma anche il giusto feeling con le due ruote in pista, il pilota ha ritenuto necessario soddisfare il naturale desiderio di girare con una moto da competizione, nel proprio Paese. Con il nostro benestare, questa cosa potrà avvenire, in un reciproco interesse.
Il management del californiano, attraverso Bob Moore, congiuntamente a FB Corse, ribadisce il dispiacere per non aver sinora potuto scendere in pista con la 34100. Il traguardo prioritario rimane quello di concretizzare il progetto MotoGP, attraverso la nuova avventura con la tre cilindri italiana. Da casa sua, John stesso, fa sapere che rimane ora quanto mai ansioso, di poter conoscere e provare la nostra moto, più che una qualunque altra di categoria inferiore. Il fatto che cause di forza maggiore ci impediscano di poter fare immediati test in pista, con un pilota non debuttante nella MotoGP, non significa che questi abbia preso accordi per la stagione 2010 in altre categorie.FB Corse dichiara quindi, che la circostanza evidenziata in questi giorni, rientra in un normale percorso, concordato fra le parti…“