Spesso siamo portati ad applaudire le gesta dei piloti, oppure ci esaltiamo per le prestazioni di una moto. È molto meno automatico pensare di “ringraziare” chi sta dietro alla macchina e ne permette il buon funzionamento, e dire che senza costoro non ci sarebbero neppure i Valentino Rossi o i duelli per il titolo MotoGP tra Casey Stoner e Jorge Lorenzo…
Ecco la ragione per la quale ci sentiamo di dare risalto al fatto che Dorna e IRTA hanno rinnovato la propria collaborazione, garantendo per il prossimi cinque anni (dal 2012 al 2016) che il format del massimo mondiale di motociclismo possa continuare a regalare emozioni e spettacolo così come ha fatto fino ad oggi. A partire dal lontano 1992…
È da allora, infatti, che si instaura il rapporto di collaborazione tra le due organizzazioni: Dorna acquisisce tutti i diritti commerciali del Campionato del Mondo MotoGP (all’epoca era la classe 500) dalla FIM, mentre IRTA accetta l’ingresso del nuovo soggetto e “all’interno” di esso continua a rappresentare gli interessi dei suoi membri, tutte le squadre e le società più importanti, attraverso la presenza nella commissione Grand Prix.
Tutte le parti in causa si sono dette molto soddisfatte dell’accordo raggiunto, anzi dell’amicizia rinnovata. Il presidente IRTA, Herve Poncharal, ha dichiarato:
Dorna è stata una partner fantastica negli ultimi 20 anni. Ha cercato di migliorare il fascino del nostro sport attraverso una copertura televisiva globale. Ci ha, inoltre, permesso di lavorare con nuovi circuiti in diversi continenti, ed ora possiamo offrire un pubblico molto più vasto ai nostri sponsor. In tutto questo, non ci ha mai fatto mancare un impegno concreto alla voce “sicurezza”
Il presidente di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha condiviso:
Siamo lieti di rinnovare la nostra collaborazione con IRTA per altri cinque anni a partire dal 2012. Stiamo costruendo il futuro di questo sport con l’aiuto dell’associazione dei vari team, e siamo al momento impegnati nel garantire un passaggio senza intoppi alla nuova formula del prossimo anno MotoGP, cercando inoltre di emulare il successo della Moto2 con l’arrivo della Moto3 in sostituzione della 125”.