Da moto più ambita del lotto a realtà di passaggio verso nuovi lidi il passo è breve. La Ducati ha sconfessato la linea giovani e potrebbe pagare conseguenze pesanti dalla scelta di promuovere MM93.
Prima dell’arrivo nell’universo Ducati di Marc Marquez, non vi sarebbe stato un singolo appassionato di MotoGP nostrano felice di non vedere, contemporaneamente, in sella alle Desmosedici Bastianini, Bezzecchi, Di Giannantonio, Morbidelli, oltre a Bagnaia e Martin. Quest’ultimo avrebbe meritato di diventare teammate di Pecco, avendo lottato sino all’ultima tappa del 2023 per la corona ed essendo leader dell’attuale graduatoria.
Per quello che ha dimostrato Bezzecchi nella passata stagione e per il buono start del 2024 di Bastianini, entrambi avrebbero potuto montare su GP25. Al contrato Enea ha scelto di migrare nel Team Tech3 della KTM, affiancando Vinales, mentre nel team factory lotteranno Pedro Acosta e Brad Binder. In Aprilia è già sbarcato Jorge Martin e potrebbe essere affiancato da Marco Bezzecchi. Si tratterebbe di una rivoluzione totale. La Ducati perderebbe in un colpo solo tre talenti purissimi della griglia.
L’operazione Marquez converrà al team factory? Se sul piano commerciale l’arrivo di Marc rappresenta una certezza di una crescita globale per il marchio, discorso diverso ruota sulla convivenza di due campioni nel team factory. L’atmosfera positiva che regna sovrana da anni potrebbe essere distrutta da contrasti interni che potrebbero favorire i centauri dell’Aprilia e della KTM. Secondo quanto appreso da Motorsport.com, Marco Bezzecchi ha deciso di puntare sull’altra Casa italiana in MotoGP.
La scelta di Bezzecchi
Il piano del romagnolo è quello di lasciare il team VR46 che lo ha lanciato in top class per battagliare contro l’attuale Ducati. Stanco di attendere la grande chiamata di Dall’Igna, il Bez preferirebbe un team factory ad uno satellite. Inoltre, molto probabilmente, la Pramac diventerà il team satellite della Casa di Iwata, riequilibrando la sfida tra i costruttori.
Bezzecchi sembra più favorevole a salire su una RS-GP piuttosto che correre, nel 2025, su una Desmosedici di ultima generazione in una squadra clienti. Questo la dice lunga sulla fuga dei piloti dal team emiliano. Il malcontento che si è venuto a creare tra lo staff di Valentino Rossi e il partito Marquez ha generato delle frizioni inevitabili. In un colpo solo si è perso la stabilità della linea giovani che aveva spinto in alto la casa di Borgo Panigale. Scopriremo dal prossimo anno se la Ducati sarà soddisfatta della scelta di Marquez.