La MotoGP riparte con le gare e arriva la prima grande notizia che riguarda l’introduzione di una nuova regola. E c’è subito grande fermento tra i team.
A Silverstone riparte la MotoGP, che ha vissuto così la sua pausa estiva tra notizie di mercato, gossip su Marc Marquez e anche notizie riguardanti i circuiti del Mondiale, alcuni alle prese con delle vicende alquanto bizzarre. Ma adesso si tornerà a fare sul serio, con la lotta per il Mondiale che al momento vede coinvolti Pecco Bagnaia, campione in carica, Marco Bezzecchi e Jorge Martin.
Ma in questa stagione si fa un gran parlare anche di regolamenti. I piloti in particolar modo spingono affinchè si cambi qualcosa sulle moto, ma Dorna e i team per ora tentennano, spostando l’attenzione al 2026-2027, prima data utile per una prima “rivoluzione tecnica” nel Mondiale MotoGP.
Intanto però qualcosa è cambiato. A inizio stagione si è deciso, tra le altre cose, di aumentare l’altezza minima delle moto, oltre al materiale per serbatoi e freni. Nel corso dell’anno poi è stato deciso che per stabilire i tempi di chi passerà in Q2 o dovrà passare per la Q1 sarà solo la sessione di prove del venerdì e non più il sistema combinato di FP1 e FP2.
In realtà però era stato introdotto anche un altro particolare di non poco conto che riguarda i pneumatici. Infatti è stato varato un sistema unico di rilevazione della pressione, così da fare in modo che le singole case non potranno usare il gonfiaggio delle gomme per ottenere vantaggi prestazionali.
MotoGP, ecco cosa cambia in corsa
Il regolamento, applicato in via sperimentale nelle prime tre gare dell’anno (Portimao, Termas de Rio Hondo, Austin), doveva poi essere utilizzato per definire al meglio regole e limiti da usare nel resto dell’anno. Ma alla fine si è sempre spostata la decisione definitiva. Ecco però la decisione: già da Silverstone sarà sperimentato il sistema di penalità per chi non rispetterà i limiti di pressione delle gomme in MotoGP.
La Dorna però ha specificato che le penalità saranno applicate solamente nella gara sprint e nella gara della domenica, mentre nei turni di libere e nelle qualifiche i team cercheranno di prendere le misure al nuovo regolamento. Non si dovrà superare il limite di 1,88 bar all’anteriore e di 1,68 bar al posteriore, con i valori che devono restare al di sopra di queste soglie per almeno metà del GP.
Ma cosa succede se qualcuno “sgarra”? Innanzitutto che c’è un avvertimento per una prima infrazione, poi si passerà a 3 secondi di penalità sulla classifica finale in caso di seconda infrazione, mentre saranno 6 i secondi in caso di terza infrazione e
In realtà però i piloti potranno partire con pressioni anche più basse di 1,4-1,5 bar, e salire progressivamente nel corso della gara, ma come ha spiegato il responsabile di Michelin, Piero Taramasso, l’importante è che il valore minimo dato sia rispettato per più di metà della gara. Ma i piloti sono in apprensione, perché temono una pioggia di penalità e ordini d’arrivo riscritti a ogni gara e corsa al Mondiale falsata.