Una delle scuderie più importanti di MotoGP si ritrova a dover gestire una situazione inaspettata sulle condizioni di un pilota, fare progetti ora diventa più difficile.
In MotoGP nessun dettaglio può essere trascurato se si vuole competere ad alti livelli, cosa che non può che essere valida anche per le altre categorie del Motomondiale. Ogni scuderia dovrebbe quindi dare a ogni pilota una moto che permetta di raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati, ma allo stesso tempo cercare di supportarlo al massimo anche al di fuori delle gare.
La tutela della salute dei centauri non può quindi che essere fondamentale, ben sapendo come correre rischi possa rendere più difficile riuscire a superare un problema. È quello che è accaduto a uno dei più amati, che non ha più alcun dubbio su quali siano le sue condizioni di salute.
Sciolte le riserve su un pilota di MotoGP
Il 2023 non può che essere considerato un anno destinato a restare impresso nella memoria per Alvaro Bautista, che si è laureato campione del mondo in Superbike con la Ducati, che ora si augura di poter ottenere lo stesso risultato anche nella classe regina. La scuderia di Borgo Panigale ha una grande ammirazione per lo spagnolo, che ha conquistato il titolo anche un anno fa, proprio per questo non ha esitato a concedergli un’opportunità importante: disputare i test a Jerez in sella ad una Desmosedici di MotoGP, oltre a partecipare come wild card al Gran Premio della Malesia.
In Spagna è però andato incontro a un infortunio, che ha inevitabilmente condizionato la sua prestazione, che si sta rivelando più complicato del previsto da debellare.
È stato lo stesso team italiano a rivelare cosa sia emerso dagli approfondimenti a cui il ragazzo è stato sottoposto, che non potevano evidentemente essere rimandati. Il verdetto non è stato però dei migliori: “Alvaro Bautista è stato sottoposto a consulto specialistico e risonanza magnetica per perdita della forza e parestesie all’arto superiore sinistro comparse dopo la caduta ai test di Jerez e durante MotoGP Grand Prix of Malaysia – si legge nella nota ufficiale che è stata emessa –. Al pilota sono state diagnosticate diagnosticate ernia cervicale C6-C7 e protrusione discale C5-C6“.
La cautela è d’obbligo
Sicuramente un problema come è quello che è stato diagnosticato a Bautista non deve essere sottovalutato, proprio per questo la Ducati non ha intenzione di fargli commettere sforzi eccessivi e non dovuti. Del resto, lui ha già conquistato il titolo, proprio per questo non avrebbe senso spingerlo se non necessario. L’allenamento a cui si stava sottoponendo era comunque stato pensato in un’ottica futura, con l’obiettivo di pensare in un prossimo futuro al salto in MotoGP.
Almeno per ora, però, la scuderia, in accordo con i medici, ha deciso di optare per la terapia conservativa: “Per ora non è previsto alcun intervento chirurgico – si legge ancora nella nota -. Sono programmati ulteriori accertamenti specialistici nei prossimi giorni allo scopo di stabilire eventuali danni dovuti alla compressione nervosa a livello cervicale”.