La MotoGP è uno sport in cui la fatica è al primo posto, ed ora vi sveleremo quanti kg si perdono in una gara. Dato da brividi.
Lo spettacolo della MotoGP tornerà nel prossimo week-end sullo splendido tracciato Bugatti di Le Mans, per il quinto atto della stagione. C’è da dire che sin qui non ci siamo mai annoiati, con Jerez de la Frontera che ci ha offerto uno spettacolare confronto tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, i quali si sono sfidati sul filo del rasoio per il successo nel GP di Spagna.
Come era accaduto già nel 2021 ad Aragon, quando Pecco ottenne la sua vittoria in MotoGP proprio a discapito del nativo di Cervera, il copione è stato lo stesso, nonostante un Marquez forse leggermente più veloce sul passo.
Bagnaia non è mai stato troppo fortunato a Le Mans e dovrà sfatare questo tabù, su una pista che è molto impegnativa dal punto di vista fisico. A tal proposito, ora vi sveleremo una curiosità su quella che è la gran fatica a cui i rider sono sottoposti, e che li costringe ad essere dei veri e propri atleti per ben performare in gara.
MotoGP, ecco il dato sui kg che si perdono
Le MotoGP di oggi sono dei veri e propri missili, che rispetto al passato hanno abbassato i tempi di decine di secondi. Oltre a delle top speed eccezionali che vengono raggiunte in rettilineo, le prestazioni sono clamorosamente cresciute anche in curva ed in frenata, e sono questi gli aspetti che sollecitano maggiormente i piloti.
La preparazione atletica è dunque fondamentale, con questi ragazzi che si sottopongono a devastanti sedute di allenamento in palestra, in modo da arrivare poi in pista ed essere così pronti ad ogni tipologia di condizione, senza incappare in problematiche varie.
Ebbene, sappiate che i piloti di MotoGP perdono in media anche 1-2 kg in gara, un dato leggermente inferiore ai piloti di F1, che però corrono quasi il doppio del tempo durante un GP, essendo basato su distanze molto più lunghe. Il fisico è del tutto messo sotto stress durante le corse, con le pulsazioni dei rider che sono in media attorno ai 180 battiti al minuto, che diventano superiori ai 200 quando c’è un duello o una fase particolarmente delicata. Di certo, si tratta di atleti strepitosi, che devono mantenere sempre la massima prestanza sul fronte fisico.