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MotoGP: Capirossi, a Brno l’annuncio del ritiro?

C’era tanta voglia di esserci e dire la propria, per Loris Capirossi (costretto poi al forfati dopo le libere del venerdì); anche perché, dicono i bene informati, questa sarà per il bolognese (è di Castel San Pietro Terme) l’ultima stagione al via delle MotoGP, e non c’è fascino neppure per l’ipotesi Superbike: anche se “lontano dalla mia moto non so stare” (parole, queste, della conferenza stampa di presentazione della gara del Sachsenring), Capirex sembra intenzionato a prendersi i riflettori del palcoscenico di Brno, 14 agosto, per annunciare il ritiro dall’attività agonistica.

Brno, uno snodo fondamentale sulla strada che porta alla stagione che sarà; avviene ogni anno, e questo non farà eccezione, anche se è vero che non ci sono molti manubri ancora da piazzare eccezion fatta per la soluzione della querelle in casa Honda tra Dovizioso e Simoncelli (c’è solo una moto ufficiale, per quale dei due piloti?).

 

Brno, dicevamo, dovrebbe essere il luogo in cui Loris Capirossi annuncerà il proprio ritiro. Nato il 4 aprile 1973, Capirex si è appassionato di moto in tenerissima età; una passione che gli è entrata nel sangue, al punto da non fargli sentire quasi il dolore degli – pur numerosi, e gravi – infortuni patiti in carriera.

 

La “passionaccia”, a un certo punto, ha due possibili sviluppi: o la frustrazione di scoprire che non è supportata dal talento, o l’arrivo dei primi risultati a corroborare, con la fiducia, il dono che Madre Natura ti ha infuso nel polso; inutile dire che per Loris la strada ha voluto la realizzazione della seconda ipotesi, portandolo – tanto per cominciare – a diventare il più giovane campione del mondo di tutti i tempi della 125: era il 1990, aveva da poco compiuto 17 anni.

 

In carriera le ha provate tutte: dall’esordio con Honda (che gli fruttò un ulteriore titolo in 125) al passaggio in 500 ed al matrimonio con Yamaha; e poi il ritorno alle 250 su Aprilia, con il controverso mondiale vinto nel 1998, e il nuovo salto alla “classe regina” con Ducati, benché il matrimonio abbia avuto una parentesi Suzuki negli anni tra 2008 e 2010.

 

Si ritirerà, si dovrebbe ritirare, ora, al termine di una stagione 2011 segnata da risultati deludenti che non hanno arricchito, e neppure nei prossimi mesi lo faranno, il suo palmares. Storia di un amore che è stato più forte della delusione, delle fratture e del rischio di finire nel più tragico degli anonimati. Un amore, come ce ne sono tanti, a due ruote.