Bridgestone ha reso noto che per il
Gran Premio d’Italia del
Mugello fornirà ai piloti
gomme anteriori e posteriori con
mescola dura o media. Il costruttore giapponese ritiene infatti che l’
abrasività dell’asfalto della
pista toscana richieda questo tipo di mescole, che garantiscono
stabilità e
aderenza dei
pneumatici: in particolare nelle lunghe curve veloci è il pneumatico posteriore a dover garantire tali caratteristiche, mentre, in fase di frenata (specie in discesa), è l’anteriore a dover essere il più possibile stabile e aderente.
Il
circuito del Mugello è anche tra i più critici per la
sezione centrale della gomma posteriore, particolarmente sollecitata a causa dell’alta velocità e del già ricordato asfalto abrasivo.
Gli uomini Bridgestone non si nascondono le insidie della pista che l’anno scorso
ha visto la vittoria in MotoGP di Casey Stoner:
Hiroshi Yamada e
Tohru Ubukata di di
Bridgestone Motorsport, si aspettano una gara in cui gli aspetti dei pneumatici saranno fondamentali visto che il
tracciato del Mugello si presenta contemporaneamente
tecnico e
veloce; in particolare, i due giapponesi hanno fatto notare la criticità delle curve
Arrabbiata,
Scarperia e
Bucine, dove, per ottenere elevate prestazioni, diventa importante poter contare su una buona stabilità, che viene garantita solo quando la spalla del pneumatico lavora in maniera corretta.
I piloti e in particolare i debuttanti sono avvisati: sbagliare la scelta delle gomme o non trovare il
set up adeguato significa dire addio ai sogni di gloria sul circuito toscano.
L’ultima incognita riguarda come sempre le
condizioni meteorologiche e le temperature che raggiungerà l’asfalto, entrambi fattori determinati nella scelta delle gomme e nel
rendimento di queste ultime.