Dani Pedrosa gareggia ancora in MotoGP come Wild Card della KTM, ma lega la sua carriera alla Honda, dove ha avuto compagni fortissimi.
Tra le grandi leggende che hanno solcato il terreno della MotoGP non possiamo non menzionare il grande Dani Pedrosa, che non è mai riuscito a portare a casa il titolo mondiale della top class, lasciando però il segno in modo indelebile. Al giorno d’oggi, abbiamo ancora la fortuna di vederlo spesso in attività con la KTM, con la quale gareggia in alcune tappe come Wild Card. A Jerez de la Frontera ha anche ottenuto un clamoroso terzo posto nella Sprint Race, per poi ritirarsi in gara.
Il rider iberico ha comunque disputato la quasi totalità della propria carriera con la Honda, sfiorando in più occasioni il titolo mondiale di MotoGP. Uno dei suoi più grandi problemi, oltre all’aver corso contro una generazione di fenomeni assoluto, è stata la sua corporatura sempre fin troppo minuta, che di certo non lo aiutava a gestire nel migliore dei modi questi mostri di potenza. In ogni caso, la sua avventura è stata eccezionale, e tutti gli hanno sempre riconosciuto grandi meriti.
Nel motorsport, che si tratti di MotoGP, F1 o qualsiasi altra categoria, il primo rivale di un pilota è sempre il compagno di squadra, dal momento che dispone dei tuoi stessi mezzi. C’è da dire che Dani Pedrosa ha avuto a che fare con dei talenti clamorosi, che non gli hanno permesso di salire sul tetto del mondo, anche se spesso riusciva a batterli.
La sua avventura è iniziata al fianco di Nicky Hayden, che nel 2006 vinse il titolo di MotoGP, poi si è confrontato con Casey Stoner ed Andrea Dovizioso, sino all’incontro con il fenomenale Marc Marquez, con il quale non c’è stato niente da fare. Ebbene, il rider iberico ha voluto parlare di quelli che sono stati i suoi compagni, sottolineando quanto, ognuno di loro, fosse straordinario per un qualche motivo.
Ecco le sue parole: “Ai tempi della Honda, ho avuto dei compagni di squadra strepitosi, ad esempio, Nicky era un ragazzo eccezionale e molto competitivo, non gettava mai la spugna. Casey era tremendamente talentuoso, difficile da battere, ma per il resto era una grande persona, così come Dovizioso ed anche Marquez. Anche Marc, oltre ad essere difficilissmo da sconfiggere, è un gran bravo ragazzo. Devo dire che lo sono stati tutti“.