Dani Pedrosa è tornato in MotoGP nelle vesti di Wild Card a Jerez de la Frontera, ed è tornato anche a parlare del suo passato.
Durante il week-end del Gran Premio di Spagna, la MotoGP ha avuto modo di riabbracciare in pista, nelle vesti di pilota, il grande Dani Pedrosa, che così come lo scorso anno ha corso a Jerez de la Frontera come Wild Card della KTM. In una Sprint Race pirotecnica, l’ex Honda ha colto un incredibile terzo posto, sfruttando le tante cadute degli avversari e la squalifica post-gara inflitta alla Yamaha di Fabio Quartararo, che era riuscito a tenerlo dietro dopo un lungo duello.
La domenica, invece, non è stata altrettanto fortunata per Pedrosa, che si è ritirato dopo soli 3 giri a seguito di una caduta, un gran peccato perché c’era molta curiosità di vederlo in azione. Dani è stato un grandissimo protagonista della MotoGP del passato, e vederlo ancora in gara in qualche occasione non può che essere un piacere per i fan. Tutti hanno ancora negli occhi lo spettacolare quarto posto in gara ottenuto lo scorso anno a Misano, ed il suo obiettivo è quello di tornare al più presto competitivo.
Quando un personaggio come Dani Pedrosa mette piede nel paddock della MotoGP, soprattutto come pilota, è normale che su di lui ci sia una notevole pressione mediatica. In un’intervista riportata da “Motosan“, l’ex alfiere della Honda ha parlato dei suoi compagni di squadra negli anni in cui ha corso con la casa giapponese, e c’è da dire che, al suo fianco, sono stati tanti i campioni che si sono alternati. Considerando il talento di cui era provvisto, resta ancora un mistero il fatto che non sia mai diventato campione del mondo della top class.
Ecco le sue parole: “Nicky Hayden era un ragazzo fantastico, una bravissima persona e che sapeva andare veramente forte, era sempre super competitivo. Casey Stoner aveva un grandissimo talento, era molto complicato pensare di riuscire a batterlo. Anche lui, dal punto di vista personale, era un ragazzo davvero piacevole“.
Pedrosa ha poi affrontato l’argomento Marc Marquez, con il quale ha condiviso la gran parte dei suoi ultimi anni in MotoGP alla Honda: “Marc era tremendamente competitivo e velocissimo, ma anche sul lato personale, si stava molto bene con lui. Lo stesso vale anche per Andrea Dovizioso, ed andava davvero molto forte“.