Che sorpresa in MotoGP. Spunta un curioso retroscena. E’ accaduto davvero all’improvviso.
Undici ottobre 2020. A Le Mans, scatta la Ducati numero 9, lo fa in testa e lì vi rimane per ben 26 giri. Alla guida c’era Danilo Petrucci, predestinato a vincere come a Mugello 2019. Tuttavia, quella incontenibile gioia ha avuto un inatteso risvolto della medaglia, ovvero complicazioni e cambiamenti dalla stagione successiva, oltre all’infortunio.
Petrux ha condotto prima una KTM, poi la Dakar, infine la Ducati al MotoAmerica e brevemente la Suzuki in Thailandia. Attualmente al Mondiale Superbike è nel team Barni. Una parentesi prima di prendere un volo per la Francia, dove avrà il compito di essere il sostituto sulla Ducati di Enea Bastianini, reduce da una frattura alla scapola.
Il ternano è stato intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, alla quale ha parlato delle sue emozioni e aspettative per il ritorno in MotoGP: “A Le Mans, l’ultima volta con una Ducati, ho vinto in testa dall’inizio alla fine. Se al Mugello è stato come esplodere una bomba, lì, anche perché non c’era pubblico, me la sono goduta tutta.
MotoGP, Petrucci svela di chi è stata la “colpa”
La Francia potrebbe essere lo scenario perfetto per godere di un misto fra nostalgia dei bei tempi e motivazione per quelli a seguire. Infatti, non soltanto la vittoria con la Ducati ha caratterizzato l’esperienza di Danilo Petrucci. C’è dell’altro: “Ci ho fatto tre podi di fila. Con il secondo posto del 2018, mi guadagnai ufficialmente la Ducati”.
La stessa che ritrova per la prossima gara MotoGP che arriva dopo l’ultima disputata in sostituzione alla Suzuki: “Non avrei mai pensato che potesse succedere. Non capita spesso che ti chiamino per salire sulla moto campione del mondo e correre su una pista speciale. Se è un sogno, non svegliatemi”.
A proposito di sogno. Com’è nato questo? Petrux lo spiega al quotidiano: “È stato tutto per ‘colpa’ di Michele Pirro. Lui era il sostituto di Enea, ma domenica corre nel Civ. Quindi ha chiamato a Marco Barnabò e gli ha suggerito il mio nome. Siccome sono uno dei pochi che di recente ha già guidato quella moto, in Ducati hanno dato l’ok.”
A questo punto vedremo cosa succederà in Gara. L’attesa è davvero agli sgoccioli. Gli appassionati italiani, domenica, avrà un altro pilota per cui tifare oltre ai vari Bagnaia, Bezzecchi e Marini.