MotoGP, anche durante la pausa non mancano le indiscrezioni sui protagonisti. L’agente ha parlato di lui
Pecco Bagnaia è ancora una volta il leader del Mondiale, con il ducatista che sta confermando tutte le sue qualità in pista. Sono diversi i piloti che stanno cercando di infastidirlo, su tutti Marco Bezzecchi e Jorge Martin, sulle Ducati del Team VR46 e Pramac.
Chi se la sta passando nel peggiore dei modi sono invece le Scuderie giapponesi. La Yamaha ha visto uno spiraglio di luce nel weekend di Assen, con Fabio Quartararo che ha disputato una grande qualifica e nella Sprint Race ha chiuso con un bel terzo posto.
In gara le cose non sono andate come avrebbe sperato, con la caduta che gli ha anche causato un infortunio alla spalla. Ad andare ancora peggio sono invece le Honda, sempre più ultime nella classifica costruttori e che non sembrano essere in grado di rialzarsi.
Marc Marquez, anche in Olanda, ha corso solo la Sprint Race per poi rimanere fermo ai box in gara, come aveva fatto in Germania. Chi invece ha saltato interamente l’ultimo weekend di gara è stato il compagno di squadra Joan Mir. Il campione del mondo 2020 sta vivendo una stagione davvero da incubo, tanto è vero che qualcuno lo vorrebbe già lontano dal progetto Honda. Di questo ha parlato il suo manager Paco Sanchez.
Il manager di Joan Mir ha parlato ad As e ha spiegato, come in questo momento, un addio tra le parti sia da escludere. “Penso che chi stia alimentando queste voci prenda delle sostanze stupefacenti. Il nostro rapporto con la Honda è eccellente, sia professionalmente che personalmente. Queste voci sono invenzioni.”
Dichiarazioni importanti quelli rilasciate da Paco Sanchez che dunque ha tranquillizzato i tifosi della Honda per una prosecuzione del rapporto tra il pilota spagnolo e la casa giapponese. Nonostante questo non ha negato la situazione molto complicata che sta vivendo il campione del mondo 2020.
“Sono sicuro che Mir ci sarà a Silverstone, anche se in questo momento sta vivendo un periodo molto difficile sia fisicamente che psicologicamente. Purtroppo con quella moto non può dimostrare tutto il proprio talento.” Una posizione quest’ultima non lontana da quella di Marquez.
Al momento, secondo Sanchez, una buona prestazione in MotoGP dipende al 70% dalla moto e al 30% dal pilota. A essere bocciato è stato anche il nuovo format della Sprint Race causa, per il manager, di un numero eccessivo di infortuni.
Dunque la situazione per Joan Mir al momento è sempre più complicata. Per prima cosa sarà però fondamentale riuscire a rimettersi in forma il prima possibile per poi augurarsi che, in questa lunga sosta, la Honda possa lavorare duramente per il miglioramento della moto.