Andrea Dovizioso (Repsol Honda) deve riuscire a mettere da parte la tristezza per la perdita di un rivale – Marco Simoncelli – che solo quando gli è mancato ha scoperto essere anche un grande amico e trasformarla in determinazione, furore agonistico, voglia di dimostrare in pista di non essere un pilota qualunque, ma il più grande errore che Honda ha fatto in sede di mercato (lasciandoselo scappare: ha firmato alcune settimane or sono per il team Yamaha Tech 3).
Questo anche perché sarebbe uno smacco enorme da fare alla casa giapponese, che non ha creduto in lui dopo avergli affidato la messa a punto del progetto che ha vinto (macché: ha dominato!) il campionato del mondo 2011. Dovizioso è terzo nella classifica iridata, e deve difendere la piazza dal compagno di squadra (mai troppo amato) Daniel Pedrosa, il quale ha però una tradizione positiva a Valencia:
“So bene che sarà dura perché questa non è una delle piste che preferisco, mentre Dani qui ha sempre fatto bene. Sulla tuta porterò il numero 58 cucito sul petto dalla parte del cuore: spero di trasformare il grande vuoto che sento in determinazione una volta che saremo scesi in pista”.