A Casey Stoner (Repsol Honda) il ruolo di ragioniere non è mai piaciuto: tutte le volte che è stato chiamato a mettersi a riflettere (sul vantaggio in campionato, come sulla rivalità con Valentino Rossi), ecco che gli è spuntato quello che in gergo chiamano “braccino” e la sua straordinaria capacità di portare la moto al limite si è trasformata in una – più – normale abilità di condurla al traguardo un po’ come farebbe un autista di taxi. Uno che però, andasse avanti così, non potrebbe mai vincere il mondiale.
Eppure Casey Stoner continua a predicare tranquillità, anche al termine di un deludente GP di Germania chiuso al terzo posto per colpa del sorpasso inflittogli da Jorge Lorenzo all’ultimo giro. Spiega:
Ho dovuto usare la testa durante la gara. Non volevamo avere problemi di gomme e ho aspettato la temperatura giusta. Poi ho cercato di prendere un po’ di margine ma non ci sono riuscito e dopo aver spinto troppo ho deciso di tornare su un passo più accorto e sono rimasto con gli altri, in vista del gran finale. Ho lottato per resistere a Jorge Lorenzo ma all’ultima curva mi ha sorpassato. Comunque, è un altro podio, è importante finire sul podio e sono soddisfatto di quanto fatto.