Dopo quella del Mugello, Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing) ha pronta un’altra bandiera nera vergata “Lorenzo’s Land” da piantare nella ghiaia di un circuito del motomondiale, come avviene puntualmente ad ogni sua prima conquista. Il pilota spagnolo, campione del mondo in carica, in carriera non è mai riuscito a vincere – infatti – il GP di Germania, quello che si corre domenica sul circuito del Sachsenring.
Poco male, perché in “casa del diapason” si guarda con fiducia alla prossima uscita del mondiale MotoGP dopo la doppietta delle ultime due uscite: ad Assen fu Ben Spies il trionfatore (mentre il Porfuera finiva nelle retrovie dopo un incidente con Simoncelli); sul tracciato del GP d’Italia è invece toccato proprio a Lorenzo portare a casa i 25 punti che gli hanno permesso di accorciare nella classifica del mondiale piloti, dove ora ha solo 19 lunghezze di ritardo dal leader, Casey Stoner (Repsol Honda).
La storia, comunque, non dice gran male al tabella numero 1: al Sachsenring è stato secondo sia lo scorso anno (quando fu una bandiera rossa a fermare una gara che avrebbe potuto vincere) che nel 2009. Pensiamo poi anche che il circuito tedesco è abbastanza simile al suo predecessore italiano, dove appunto Lorenzo ha vinto una decina di giorni or sono, con sede stretta (cosa, questa, non vera però al Mugello), molte curve e continui saliscendi. C’è la voglia di centrare un risultato importante anche in vista di Laguna Seca, appuntamento che è stato posto nel calendario domenica 24 luglio prima della lunga (3 settimane) pausa estiva che tradizionalmente precede Brno.
Lorenzo, che ha concluso lunedì la propria sessione di allenamento in palestra proprio in vista del fine settimana di competizioni, è fiducioso:
Mi sento molto bene dopo la vittoria del Mugello, che mi ha dato molta convinzione nei miei mezzi. Il Sachsenring è l’unica pista in cui corro dal 2002 (ossia dall’esordio) dove non ho mai vinto, ma mi piacerebbe farlo questa volta anche per i miei tifosi tedeschi. Il nostro obiettivo minimo è il podio, ma se ci sarà l’occasione per lottare…
